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“Come ho fatto a individuare quei resti”. Gioele, parla il carabiniere in congedo che li ha trovati

Nella giornata di oggi, mercoledì 19 agosto, è probabilmente giunta la svolta sul caso Viviana Parisi e il piccolo Gioele. I resti presumibilmente del bambino sono stati ritrovati nelle campagne di Caronia. Il tronco a circa 400 metri dal traliccio, dove è stato trovato il corpo della madre Viviana Parisi, e la testa molto distante, sarebbero stati trascinati lì “o da maiali o da cani”. È quanto spiegano all’Adnkronos fonti investigative che sono sul luogo del ritrovamento. Trovata la testa di un bimbo.

A quanto apprende l’Adnkronos, sarebbe stata trovata la testa di un bambino, in avanzato stato di decomposizione, a monte del luogo dove è stato trovato il tronco e una parte di femore compatibile con un bimbo di 4 anni, “quasi certamente di Gioele”, dicono fonti investigative. Adesso, a qualche ora di distanza dal rinvenimento dei resti umani, a parlare è proprio l’ex carabiniere Giuseppe Di Bello, il quale è stato in grado di ritrovarli grazie alla sua ricerca. Ha spiegato come ha fatto. (Continua dopo la foto)


Stando a quanto riporta ‘La Sicilia’, il militare in congedo di 55 anni ha affermato: “Questo è stato un dono di Dio. L’ho trovato dove gli altri non lo hanno cercato”. Ha riferito inoltre che il ritrovamento è stato fatto precisamente alle ore 10.28 e che il cadavere era “straziato da animali selvatici”. Di Bello aveva subito raccolto l’accorato appello del padre di Gioele, che aveva chiesto a tutti di aiutarlo nella disperata ricerca del figlio. E il carabiniere non ci aveva pensato due volte. (Continua dopo la foto)

Assieme ad altre centinaia di volontari si era messo alla caccia di Gioele. Ad essere battuta era stata un’ampia zona intorno all’autostrada Messina-Palermo, dove avvenne l’incidente stradale di Viviana prima della loro sparizione. Di Bello era giunto a Caronia già alle 5 di questa mattina e, subito dopo aver individuato i resti, ha allertato i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno subito contattato il magistrato che coordina le indagini, il procuratore di Patti, Angelo Cavallo. (Continua dopo la foto)

Sul posto è poi giunta anche la polizia scientifica per i rilievi del caso. Un altro volontario presente durante le ricerche, Francesco Radicic, ha aggiunto che il militare in congedo lo aveva visto ben determinato: “Aveva in mano una falce con cui si è fatto largo in mezzo ai rovi e ad una fitta vegetazione fino a trovare i resti”.

Viviana Parisi, Gioele, “resti trovati quasi sicuramente suoi. Solo una parte del corpo”

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