I più la rimpiangano. Altri la venerano come una reliquia e c’è chi giura che altri ancora ne raccontinole storia raccolti intorno ad un fuoco, meglio e di più di Gogol nelle fattoria di Dikan’ka. E lei, di contro, ringrazia ogni tanto con qualche regaletto buttato qua e là. Chi è? Ma la vecchia e bella lira italiana che non smette di essere viva. Come successo ad una signora vicentina…
(continua dopo la foto)
…che, sfogliando l’album delle fotografie si è accorta, tra una festa di compleanno ed una gita in montagna, di avere un buono postale da un milione targato 1975. La signora è subito scesa a Roma, chiedendo il rimborso del buono salvo sentirsi dire che, passati 30 anni, il capitale – cresciuto fino a 35mila euro – era diventato “non più rimborsabile”, in una parola: scaduto. Ma non si è data per vinta scoprendo. attraverso un ’associazione che si occupa del recupero di titoli bancari, che per raggiungere la prescrizione, servono 10 anni ulteriore ai 30 previsti per legge. Tradotto: soldo in tasca. Un regalo mica da poco.
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