Novità sul caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice 59 anni, trovata morta domenica pomeriggio nel fiume Lambro. La Procura di Lodi intende chiarire se la valanga social che l’ha travolta dopo la risposta a una recensione del suo ristorante abbia influito sul suo gesto. L’ipotesi è infatti istigazione al suicidio, con un fascicolo aperto al momento senza indagati e mirato agli accertamenti da svolgere.
La ricostruzione – Alle quattro di domenica mattina, la titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano, è uscita dalla sua casa e a bordo della sua auto si è diretta verso il fiume Lambro. “Con una lametta si è inferta numerose ferite sul corpo, poi si è gettata nell’acqua del fiume”, riporta Il Messaggero. Un gesto disperato, che la Procura di Lodi vuole capire quanto e se sia stato indotto dal caos mediatico che l’ha travolta.
“Com’è morta Giovanna Pedretti”. La tragedia dopo il caso della pizzeria e le accuse

Giovanna Pedretti, la verità sulla recensione ai carabinieri
In questi giorni la ristoratrice è balzata agli onori della cronaca per la replica a una recensione contro la sua pizzeria, in cui un cliente si lamentava per aver mangiato a fianco di una coppia gay e di un disabile. Dopo diversi articoli e il clamore della risposta alla recensione, in molti hanno messo in dubbio l’autenticità della recensione, pensando si trattasse di una mossa di marketing della donna.
Tra questi anche Lorenzo Biagiarelli, esperto di cucina e fidanzato di Selvaggia Lucarelli, intervenuto dopo la morte della donna spiegando: “Mi dispiace moltissimo e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Non ha ricevuto che lodi dalla stampa e attestazioni di stima”.

Sabato pomeriggio la 59enne era stata chiamata alla stazione locale per provare a risalire all’autore della recensione, perché l’autore poteva essere perseguibile per incitamento all’odio razziale. Come racconta La Stampa, la donna ha raccontato che la recensione su Google era stata pubblicata ad aprile 2023. All’epoca lei aveva ricevuto l’alert e aveva screenshottato il commento. Poi se ne era dimenticata, nel senso che per molto tempo aveva lasciato nel suo telefono la foto del commento senza rispondere anche perché, poi la recensione era scomparsa.
Qualche giorno fa la la ristoratrice avrebbe riconosciuto lo stesso cliente della recensione e avrebbe deciso di rispondere “con l’aiuto di un programmino” e forse di qualcuno unendo lo screenshot della recensione e la sua risposta. Poi avrebbe pubblicato tutto su Facebook. Dove però non avrebbe raccontato la storia della recensione rimossa e della risposta successiva rispetto ai fatti.


A questo punto, infatti, si è scatenato il dubbio sulla veridicità della recensione. Anche perché nello screenshot si legge anche che la pubblicazione del commento risale a “18 ore fa”, quella della risposta a “16 ore fa”. Quindi Pedretti ha quantomeno simulato il botta e risposta falsificando anche l’orario della replica. Questa nuova versione fornita dalla ristoratrice ai carabinieri e riportata da La Stampa, fornisce la scarsa qualità della foto ma non il dubbio di chef Biagiarelli sul font della recensione. Diverso da quello usato da Google.