Da pochi giorni è tornato nella sua casa nel centro di Roma, dopo un lungo periodo di ricovero al Policlinico Gemelli. Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e politico, ha vissuto settimane difficili a causa di una forte depressione che lo aveva costretto a interrompere ogni attività pubblica. Ad accoglierlo e sostenerlo in questo delicato momento c’è la compagna Sabrina Colle, che nei giorni scorsi ha condiviso su Instagram una foto toccante: l’immagine, poi rimossa, mostrava Sgarbi di spalle, affacciato al balcone mentre osservava il corteo funebre di papa Francesco sfilare per le strade della capitale. Un momento che Colle ha definito “un passaggio di Dio nelle vite di tutti”, sottolineando l’intensità spirituale di quell’istante.
Il gesto semplice ma carico di significato ha dato un segnale incoraggiante sullo stato di salute di Sgarbi. Fino a poche settimane fa, infatti, le sue condizioni avevano destato grande preoccupazione, tanto che si era temuto il peggio. Oggi, sebbene la fragilità emotiva e fisica sia ancora evidente, la presenza della compagna e della sorella Elisabetta si rivela fondamentale nel percorso di guarigione. Il desiderio di partecipare, anche solo come spettatore, a un evento così importante testimonia una lenta ma significativa ripresa, un primo passo verso il ritorno alla vita pubblica che Sgarbi ha sempre amato animare con la sua verve.
“Non lo lasciano solo”. Vittorio Sgarbi, gli aggiornamenti dall’ospedale dopo le polemiche

Vittorio Sgarbi, la prima foto dall’ospedale (poi rimossa)
Prima del ricovero, era stato lo stesso Sgarbi a raccontare apertamente la sua battaglia contro la depressione in un’intervista a Repubblica. “Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto. Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende”, aveva confessato, rivelando una vulnerabilità inedita per chi è abituato a mostrarsi sempre combattivo.
Le sue parole, dense di malinconia, avevano scosso profondamente l’opinione pubblica: “È una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”, aveva spiegato con lucidità.

Sgarbi aveva inoltre ammesso che si trattava di una situazione nuova per lui: “Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”, aveva detto, usando una metafora potente che raccontava tutta la disorientante immobilità in cui era precipitato. Una rivelazione che aveva acceso l’attenzione su un tema spesso ancora tabù come quello della salute mentale, specialmente quando riguarda personaggi pubblici considerati invincibili.


Oggi, nonostante la strada verso il pieno recupero sia ancora lunga, la voglia di osservare il mondo che scorre, di non rimanere prigioniero dei propri fantasmi, sembra riaccendersi in Vittorio Sgarbi. La foto scattata da Sabrina Colle, benché fugace, è un segnale prezioso: la vita chiama ancora e lui, pur nella sofferenza, sembra voler rispondere.