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“Sono indignato, addolorato”. Albano Carrisi, le accuse che fanno male: “Non me lo aspettavo”

  • Gossip

Al Bano non ha digerito le critiche dei giorni scorsi. E stavolta decide di parlare. Recentemente il cantante ha fatto parlare per il nome spuntato come erede della sua azienda. A Cellino San Marco Al Bano ha aperto infatti un’importante tenuta turistica e poi anche un’azienda dove si produce olio e vino. Ebbene, come sapete Al Bano ha sei figli, Ylenia, scomparsa nel 1993, poi Yari, Cristel e Romina Junior avuti da Romina Power, Jasmine e Albano Junior detto Bido nati dall’amore con Loredana.


A parlare di cosa ne sarà delle attività imprenditoriali di Albano Carrisi era stata la figlia Jasmine intervistata dal settimanale Diva e Donna. “Mio fratello Bido – spiega Jasmine Carrisi – che quest’anno finisce il liceo in Svizzera ora vuole studiare per gestire la tenuta”. Una soddisfazione per Al Bano finito nella polemica dopo la canzone in chiesa per un matrimonio. Contro di lui aveva tuonato il vescovo Luigi Mansi.

Al Bano



“A nessuno è concesso di usare la liturgia come palcoscenico per organizzare esibizioni di artisti di qualunque natura. Sarebbe una grave offesa alla celebrazione e al luogo sacro”, si legge nella nota della diocesi dopo il canto di Al Bano. “I sacerdoti hanno il compito di verificare il rispetto di tali norme, visto che gli organizzatori potrebbero anche non conoscerle, perché non si ripetano più episodi di questo genere”, scrive ancora monsignor Mansi.

Al Bano


E ancora, con un chiaro riferimento a Al Bano. “Sposi, parenti e organizzatori, un comportamento consono alla cerimonia che resta un sacramento e non uno spettacolo. I sacerdoti sono esortati ad adoperarsi per far comprendere la specificità del momento liturgico. Se proprio si vuole – conclude monsignor Mansi – gli artisti possono essere fatti esibire durante la festa nella sala ricevimenti”.

Al Bano


Dal magazine Di Più è arrivata la risposta di Al Bano. “Sono indignato. Indignato e profondamente amareggiato per la ramanzina che mi ha appena fatto Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria. L’accusa di aver ‘usato l’altare per esibirmi mi ha davvero addolorato”, ha chiosato il 78enne pugliese, con evidente disappunto per la esternazioni del vescovo di Andria.

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