Ha pubblicato su Facebook la foto di 7 suore, in tonaca, che giocano in riva al mare. Senza commenti, ma con un chiaro riferimento alla polemica in corso sull’uso del burkini. E così il profilo del presidente dell’Unione comunità islamiche e imam di Firenze, Izzedin Elzir è stato bloccato dal popolare social network, a causa delle segnalazioni fatte dagli utenti, risultando irraggiungibile. Una sospensione che ha colto di sprovvista lo stesso imam.
“Sono sorpreso – ha detto Elzir – non è comprensibile. Mi hanno chiesto di verificare il mio account inviando un documento”.
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A raccontare la vicenda è La Repubblica: “Verificare chi sono è una procedura molto strana in ogni caso – spiega Elzir – spero entro questo pomeriggio di riuscire a inviare i documenti”. Una bufera scoppiata dopo la pubblicazione della foto rilanciata oggi anche dal Corriere Fiorentino.
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Il post aveva subito scatenato reazioni di ogni tipo, riaccendendo il dibattito sull’opportunità o meno di vietare il costume da bagno coprente che le donne islamiche usano per andare in spiaggia. “Vi sfugge che le suore appartengono ad un ordine religioso e quella è un’uniforme? – ha scritto un utente – L’abbigliamento dei laici è un’altra cosa. Il paragone con le suore non ha senso!!!!!”.
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“Il burkini – conclude Elzir – è la dimostrazione di una ‘discultura’ in Occidente dove si pensa che i musulmani non seguano la moda: pochi anni fa, quel costume (perché è un costume da bagno) non c’era. E’ l’idea di una ragazza musulmana. Ora va di moda: negli Usa lo comprano le americane, mica solo le musulmane. Da noi è una novità, tra 5 anni magari diventa moda anche qui. E mi dispiace che amministratori comunali e qualche politico in Francia, invece di rispondere alle esigenze dei cittadini su politica ed economia, si occupino di come si vestono le musulmane”.