È stato per anni conduttore di diversi programmi di successo, fra cui Buoni e cattivi, Iceberg, Orario continuato e Prima serata, su Telelombardia e Silenzio stampa e Spazio Disponibile, su Antennatre. Ha ottenuto diversi riconoscimenti fra cui “l’Oscar per l’Informazione” di Millecanali e l’Ambrogino d’oro, massima onorificenza del Comune di Milano. Milanese di origine, suo padre è un giornalista e anche lui decide di intraprendere questa strada occupandosi inizialmente di cronaca collaborando con Il Corriere della Sera, Il Giorno e molti altri quotidiani. Nel 1998 diventa vicedirettore di Telelombardia e nel 2001 direttore responsabile anche di Antenna3. Ruoli dirigenziali ma anche di conduzione di talk show sempre più “larghi” dal punto di vista tematico. Dopo qualche esperienza in radio entra a Viale Mazzini come caporedattore di Rai2 e lavora ad alcune inchieste, nel 1993 Vittoria Feltri lo sceglie come collaboratore de “L’Indipendente” di cui diventa inviato speciale per poi diventare tre anni dopo giornalista professionista. La svolta arriva quando in Rai viene scelto come conduttore nel pomeriggio di Rai2: dal 2003 con Monica Leofreddi e dal 2007 con Roberta Lanfranchi. L’Italia sul 2 diventa simbolo dell’infotainement e gli ascolti volano con un mix di cronaca e spettacolo. (Continua a leggere dopo la foto)

Dopo una breve pausa torna con Pomeriggio sul 2 con Caterina Balivo e poi con Lorena Bianchetti. A causa della ” dequalificazione professionale subita dal 1° settembre 2011 al 31 marzo 2012″, il giornalista sparisce dalle scene. Infante era stato “allontanato” dalle telecamere qualche anno dopo è emersa la verità. Il giornalista aveva fatto causa alla Rai e adesso la corte di Milano gli dà ragione: la Rai lo avrebbe fatto lavorare sempre meno, fino a farlo scomparire dai programmi. Come riportava il Fatto Quotidiano, la colpa di Infante sarebbe stata quella di segnalare ai vertici dell’azienda alcune stranezze e una lista nera di ospiti stilata dall’allora vicedirettore di Rai2 Roberto Milone. Nell’elenco del vicedirettore tanti ospiti che non sarebbero mai dovuti apparire nello show. Tra questi: Marco Travaglio, Peter Gomez e i giornalisti del Fatto Quotidiano, Alessandro Sallusti e i cronisti del Giornale, Maurizio Belpietro e i giornalisti di Libero, Massimo Fini, Carlo Rienzi del Codacons, Riccardo Bocca dell’Espresso, don Gino Rigoldi, Massimo Giletti e Bruno Vespa. In compenso, durante la trasmissione intervenivano spesso membri della casa editrice e comunità religiosa “Nuovi Orizzonti” che aveva dato alle stampe “Per trenta denari”, il libro di Roberto Milone. (Continua a leggere dopo la foto)

E qui entra in gioco il fatale “errore” del giornalista di “L’Italia sul 2” che avrebbe deciso di segnalare il tutto all’allora direttore di Rai2 Pasquale D’Alessandro e al direttore generale Lorenza Lei. Purtroppo questo comportamento sarebbe costato caro a Infante, che si vede declassato all’interno del programma, tanto che il giornalista da quel momento si occupò solo di piccoli momenti dedicati ai reality show, lasciando la conduzione totalmente alla Bianchetti. Il giornalista decide quindi di fare causa alla Rai e nel 2016 la corte di Milano gli ha dato ragione. Dopo le controversie giudiziarie con la Rai, conclusesi nel 2016 con una sentenza a suo favore, il conduttore tornerà presto in tv, su Rai 2, con un nuovo programma che andrà in onda ogni domenica alle 10 a partire dal 21 ottobre prossimo. (Continua a leggere dopo la foto)

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Generazione Giovani è il titolo della trasmissione con cui il giornalista milanese racconterà i ragazzi di oggi e le sfide che la società presenta loro. Al centro del format ci sarà un dibattito in studio. A Generazione Giovani Milo Infante proverà ad aprire un confronto che sappia coinvolgere e mettere a confronto tutte le generazioni, di oggi e di ieri, nel rispetto delle reciproche sensibilità. Il programma si articolerà attraverso un dibattito in studio che vedrà venti ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni confrontarsi con i temi del sociale, della scuola e della famiglia.