Terremoto in Rai, dopo la puntata andata in onda domenica su Silvio Berlusconi ha messo sotto accusa il programma di Sigfrido Ranucci, Report. Una ricostruzione la offre il Messaggero che scrive: “(quello della Rai) è un silenzio, per molti, nel segno dell’imbarazzo piuttosto che dell’indifferenza. Soprattutto perché non è la prima volta che il direttore Approfondimenti, Paolo Corsini, finisce nei guai per i contenuti mandati in onda dalla trasmissione di Rai Tre”.
Al momento, però, dai piani alti c’è chi ritiene controproducente una contromossa esplicita. Che si attirerebbe il biasimo delle opposizioni in commissione di Vigilanza Rai e finirebbe per essere disinnescata pubblicamente dopo poco. “Il timore di Ranucci, fa notare maliziosamente chi segue la questione, è di essere sostituito nel caso di una diminuzione dell’audience”.

Report, il programma a rischio chiusura?
La sopravvivenza del programma, dopo 28 anni di onarata carriera, insomma, sarebbe legata agli ascolti. La puntata, per chi non lo avesse seguito, aveva scatenato la reazione di Marina Berlusconi. In una nota, durissima, la presidente Fininvest, scriveva: “Il servizio che ieri sera Report ha dedicato a Silvio Berlusconi appartiene alla categoria del peggior pattume mediatico-giudiziario”.

E ancora: “Rimestando per quasi due ore in un bidone di accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte, utilizzando prevalentemente, addirittura, brani di puntate precedenti, e dando voce a personaggi più che screditati, la trasmissione ha tentato di riesumare le infamanti, paradossali accuse di una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata”.

Sigfrido Ranucci all’Adnkronos ha replicato parlando “un’inchiesta rigorosa, di grande interesse pubblico che è stata seguita da punte di oltre 1,5 milioni di telespettatori basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati. Si è dato conto delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche dalla Procura di Firenze dove Silvio Berlusconi era indagato e dove oggi è ancora indagato Marcello Dell’Utri. Si è data possibilità alla famiglia e a Dell’utri di intervenire, in alternativa si è dato ampio spazio alle risposte dei legali nel corso dell’inchiesta e degli studi”.