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“Ecco com’è morto papà”. A poche ore dalla scomparsa di Paolo Villaggio, tra le lacrime, parlano i figli

 

Mentre prosegue il lungo cerimoniale di cordoglio da parte di colleghi, politici e semplici cittadini cresciuti con i suoi film, arrivano notizie sulle cause della morte di Paolo Villaggio. A renderle note sono stati i due figli dell’attore all’esterno della clinica dove l’attore è ricoverato da tempo. «Colpa di complicanze del diabete. Si è curato poco e male» ha detto la figlia Elisabetta. La figlia ha aggiunto che il padre era stato ricoverato prima al Gemelli dal 14 maggio al 9 giugno, e poi trasferito nella struttura di Collina Fleming, la clinica Paideia dove si è sepnto. «Un mese e mezzo fa abbiamo fatto una serata a Capodistria – ha ricordato il figlio Pierfrancesco – poi ha avuto una forte infezione determinata dal diabete». «Come vorrebbe essere ricordato? Con un funerale a San Pietro», hanno detto con un sorriso sulle labbra i figli di Paolo Villaggio davanti alla clinica Paideia. «Diceva spesso scherzando – ha ricordato la figlia Elisabetta -: se devo avere un funerale in chiesa, lo voglio a San Pietro». «Ora è libero di nuovo di vagare con la sua mente, perché nell’ultimo periodo stava male». (Continua dopo la foto)


«Se n’è andato a poco a poco – ha aggiunto – non si è accorto di nulla». I figli hanno spiegato che l’attore è deceduto stamani alle sei: «Siamo venuti subito» hanno detto, spiegando che il padre «si è curato poco e male». «Lo sapeva ma non ha fatto niente per impedirlo» ha aggiunto il figlio Pierfrancesco, ricordando che «all’ultimo papà non voleva stare da solo». «In questo periodo la famiglia gli è stata sempre vicina» hanno sottolineato Elisabetta e Pierfrancesco. La carriera cinematografica di Villaggio, però, era iniziata negli anni ’70 con registi come Mario Monicelli e Vittorio Gassman e raggiunge il suo apice negli anni ’90 quando arrivano i primi riconoscimenti. (Continua dopo le foto)

 

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Per il film ‘La voce della luna’ di Federico Fellini vince il David di Donatello come miglior attore protagonista, nel ’92 arriva il Leone d’Oro alla carriera e, nel 1994, il nastro d’argento come miglior attore protagonista per Il segreto del bosco di Ermanno Olmi. Nel 2009 arriva anche il David alla carriera. Negli anni 2000 abbandona il personaggio di Ugo Fantozzi e, a poco a poco, lascia il mondo dello spettacolo per dedicarsi alla scrittura e nel 2016 esce la sua ultima opera Fantozzi l’audiolibro inedito. Un gigante che per 40 anni ha dominato il palco.

“Ecco come lo avete ridotto”. Negli anni ’80 era un simbolo: il ragionier Ugo Fantozzi con la sua inseparabile nuvola avevano fatto ridere (e piangere) l’Italia. Adesso è la figlia di Paolo Villaggio a lanciare accuse

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