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“Ecco perché i bambini devono leggere le fiabe”. Nell’era degli smartphone, l’ultimo studio conferma la loro importanza: “Questo è l’effetto positivo sui piccoli”. Ma solo quelle con esseri umani tra i protagonisti

  • Salute

 

Per lo sviluppo empatico del bambino le favole sono migliori delle fiabe. È quanto emerge da una ricerca effettuata su un campione di 96 bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni, portata avanti da un equipe di psicologi dell’ Università di Toronto e pubblicata sulla rivista Developmental Science. Secondo gli scienziati canadesi infatti, le favole – i racconti che hanno per protagonisti esseri umani – svilupperebbero nella mente del bambino uno spirito di emulazione maggiore e, di conseguenza, comportamenti altruistici rispetto alla fiabe che, per soggetto, hanno animali o animali antropomorfi. Il motivo va ricercato nell’identificazione del bambino con il principe di turno, nel riconoscersi  cioè fisicamente –  non solo sul piano astratto e morale – nel protagonista. Una conclusione alla quale gli scienziati sono arrivati attraverso un studio empirico assolutamente interessante e, per certi versi, sorprendente. A ogni bambino venivano infatti assegnate 10 figurine di cui ne avrebbero potute regalare alcune, se ne avessero avuto voglia, ad un loro coetaneo. Poi, i bambini sono stati assegnati a tre diversi gruppi. (Continua dopo la foto)



Al primo gruppo veniva proposto un libro di fiabe i cui protagonisti erano animali con tratti umani che agivano in maniera generosa, il secondo gruppo leggeva la stessa storia, solo che al posto degli animali c’erano degli esseri umani, mentre all’ultimo gruppo veniva fornito un libricino con storie ed immagini di semi. A sorpresa, i bambini che avevano letto storie con personaggi umani erano più propensi a regalare un maggior numero di figurine, mentre negli altri casi sceglievano più frequentemente di tenerle per sé. Così, storie più realistiche sono risultate più educative, almeno dal punto di vista dell’imitazione di comportamenti sociali, quali la condivisione di un oggetto proprio con gli altri. (Continua dopo le foto)

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“Lo studio odierno è interessante – ha commentato Marilena Mazzolini, Psicoterapeuta dell’età evolutiva dell’Ordine degli Psicologi del Lazio a La Repubblica – dato che mostra come i libri di favole possano avere un effetto immediato nel favorire, nei bambini in età prescolare, alcuni comportamenti e semplici gesti. I bambini piccoli riproducono immediatamente le azioni altruistiche appena apprese dalle storie. Ma le storie con animali non sono certo da mettere in pensione, secondo la psicologa. “Ogni favola ha la sua valenza, a livello formativo ed affettivo – prosegue Mazzolini. “Così ad esempio, per parlare di qualità negative o di argomenti che toccano il bambino più nel profondo, come la paura, la gelosia, l’inganno e la rivalità fra fratelli, può essere importante scegliere favole con protagonisti animali o personaggi di fantasia invece che bambini, in modo che il contenuto “scottante” non abbia un effetto troppo forte”.

“Ho adottato tutti i bambini del quartiere”. Dopo 66 anni insieme la moglie muore. È disperato e la solitudine è diventata la compagna della sua vita. Per uscire dal tunnel gli viene un’idea geniale. Altro che rinascita: un gesto commovente

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