Andate a fare la spesa e impiegate una media di venti minuti in più rispetto agli altri che, a differenza vostra, non leggono minuziosamente i dettagli relativi ad apporto calorico e percentuale di grassi? Siete perennemente a dieta e quando trovate il vostro cibo preferito in versione “light” vi sentite come se aveste trovato il santo Graal? Bene! Per voi, sacerdoti della dieta ipocalorica, abbiamo notizie interessanti. Sembra, infatti, che l’ennesimo mito in fatto di dieta sia stato sfatato. Diversamente da come si è soliti pensare, gli alimenti senza glutine non fanno perdere i chili. Non si tratta di una teoria campata in aria ma di uno studio italiano, condotto da Aic, l’associazione italiana celiachia, che ha analizzato 600 tipi di biscotti, merendine, fette biscottate, pane e sostituti del pane, pasta secca e mix di farine. Il gluten free non aiuta a dimagrire e, udite udite, non fa neppure ingrassare (quelli sono i carboidrati con o senza glutine). L’indagine, presentata durante il convegno nazionale dell’Aic a Genova, dimostra, infatti, come non ci siano differenze sostanziali in termini di calorie, grassi e zuccheri contenuti nei cibi senza glutine rispetto ai corrispondenti con il glutine. (Continua dopo la foto)
Del resto, i veri intenditori delle etichette alimentari, qualche dubbio già lo avevano in merito alla presunta caratteristica ipocalorico del gluten-free: le calorie indicate sulle confezioni dei cibi con il glutine, infatti, non sono poi molto più basse rispetto a quelle dei cugini senza glutine. Tempo addietro una rinomata gastroenterologa pediatra della Columbia University, Norelle R. Reilly, aveva invitato a riflettere proprio sul fatto che “gluten-free” non è necessariamente sinonimo di “salutare”. Se non si soffre di celiachia, eliminare il glutine dalla dieta non serve a nulla, anzi. Alla lunga può perfino essere dannoso. Paradossalmente, induce a mangiare alimenti più ricchi di zuccheri e grassi.