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“Le suore se ne vanno”. Fuga delle sorelle dal convento: “Cosa succedeva là dentro”

  • Italia

Cinque suore di clausura in fuga dal monastero di San Giacomo di Veglia, nel comune di Vittorio Veneto (Treviso). Prima di allontanarsi, hanno avvisato i carabinieri, spiegando che si trattava di un trasferimento volontario per evitare che la loro improvvisa scomparsa generasse allarme. Si troverebbero ora in un luogo segreto. A riportare la notizia è Il Gazzettino, che ha raccolto anche la testimonianza di una delle religiose coinvolte.

La più giovane del gruppo ha parlato col Gazzettino di “tensioni insopportabili” vissute all’interno del convento Secondo quanto ricostruito dal quotidiano veneto, tutto sarebbe cominciato l’8 gennaio 2023, quando quattro suore inviarono al Papa una lettera contenente gravi accuse contro la madre badessa, suor Aline. Due visite ispettive smentirono le accuse, “archiviate come calunnie” riferiscono le suore, e le quattro accusatrici vennero trasferite in altri monasteri. Il caso però non fu archiviato, anzi.

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“Le suore se ne vanno”. Fuga delle sorelle dal convento: “Cosa succedeva là dentro”

Il Convento da quel momento ha ricevuto altre 8 “visite canoniche”. Suor Aline, in questo periodo, sarebbe stata tacciata di “atteggiamenti manipolatori” e “incapacità decisionale”, ma senza prove effettive a supporto. Almeno secondo le 5 suore in fuga. In più, sottolineano le religiose, non sarebbe mai stato preso in considerazione il lavoro svolto dalla badessa nell’accoglienza delle donne vittime di violenza e nel sostegno ad associazioni locali.

La rottura definitiva è arrivata il Venerdì Santo, quando l’abate generale dell’Ordine, Mauro Giuseppe Lepore, ha comunicato formalmente il commissariamento del monastero. Il lunedì successivo, con la Diocesi vacante e in assenza del Papa (nel frattempo deceduto), si è presentata nuovamente al convento la psicologa che aveva già operato come visitatrice. Secondo le suore, senza consultare i medici o psicologi che le seguivano e senza effettuare alcuna valutazione clinica, la professionista avrebbe stabilito che erano state plagiate.

A seguito di questa conclusione, suor Aline è stata rimossa dall’incarico e sostituita da madre Martha Driscoll, 81 anni. Le religiose rimaste raccontano di non aver avuto alcuna possibilità di replica e di aver ascoltato, in quel contesto, frasi che le hanno profondamente scosse: “Siamo in monastero per soffrire”, “I canonisti non vengono dal Signore, ma lo fanno per soldi” e persino “Io sono la Chiesa, parlo a nome di Papa Francesco”. Oggi suor Aline si trova fuori dal convento a tempo indeterminato. Le cinque suore che hanno deciso di lasciare, riferisce Il Gazzettino, avrebbero ritenuto impossibile continuare a vivere in quel contesto. E così, con discrezione ma fermezza, hanno scelto di andarsene.


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