Il prodigio si è ripetuto: il sangue di San Gennaro si è sciolto alle 17.40 tra gli applausi dei fedeli riuniti nel Duomo di Napoli. Passato, dunque, l’iniziale ‘spavento’ dei credenti dopo la mancata liquefazione di questa mattina, quando alle 10.03 non era avvenuto il miracolo del Santo Patrono di Napoli, nel giorno del cosiddetto ‘miracolo laico’, terzo e ultimo dell’anno solare, che anticipa quest’anno anche l’inizio del Giubileo del 2025.
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La mancata liquefazione del mattino aveva suscitato preoccupazione tra i fedeli, complice il ricordo di episodi del passato in cui il fenomeno non si era verificato, anticipando periodi di grande difficoltà e tragedia. Tra i momenti più temuti, il 1939 con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il 1940 con l’entrata in guerra dell’Italia fascista, l’ondata di colera del 1973, il devastante terremoto dell’Irpinia nel 1980 e, in tempi recenti, la pandemia di Covid-19.

Miracolo di San Gennaro, un’anziana si sente male per l’emozione
Ogni mancata liquefazione è stata associata a eventi tragici, alimentando la paura e la speranza nel prodigio. La giornata di oggi, carica di tensione e preghiere, ha visto il miracolo compiersi nel pomeriggio. All’annuncio della liquefazione da parte dell’abate monsignor Vincenzo De Gregorio, è scoppiato un applauso liberatorio tra i presenti, in attesa da ore nel Duomo.

Tuttavia, l’emozione è stata così forte che un’anziana signora, una delle storiche “parenti” del Santo – quelle devote anziane che cantano cori e pregano incessantemente per il miracolo di “Faccia gialla” – ha avuto un mancamento proprio alle 17.43, pochi minuti dopo l’annuncio. “Aiuto”, “aiuto”, si è sentito urlare. Poi è stata portata via dalla Cappella del tesoro e prontamente soccorsa tra l’agitazione generale.

La giornata di preghiera aveva un significato particolare anche per il ricordo del 16 dicembre 1631, quando, secondo la tradizione, San Gennaro fermò la lava del Vesuvio al ponte della Maddalena, salvando Napoli dalla distruzione. Le “parenti” del Santo, instancabili nella loro devozione, hanno trascorso ore intonando canti e preghiere per chiedere l’intercessione del patrono. Il miracolo, seppur atteso a lungo, ha portato un sollievo collettivo e un segnale di speranza alla comunità napoletana, rafforzando il legame profondo tra il Santo e la città. Anche quest’anno, il prodigio di San Gennaro ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei fedeli.