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“Non ti lascio”. Lorenzo muore, Letizia lo segue poco dopo: erano sposati da 63 anni

Riccione: Lorenzo e Letizia, la loro storia commuove il web. Un matrimonio durato la bellezza di 63 anni, che hanno visto i due coniugi indissolubilmente legati. Lui 91 anni, che avrebbe compiuto a gennaio, lei 87. Il Resto del Carlino diffonde non solo la loro storia, ma anche il loro esempio di grande amore, un amore che li ha tenuti uniti fino all’ultimo respiro.

Una vita intera, trascorsa nel reciproco supporto e nella certezza di poter contare sempre l’uno nell’altra. Lorenzo Borgognoni, affetto da diverse patologie, scopre di essere positivo al Covid e viene dunque ricoverato presso l’ospedale di Rimini. Letizia Galvani, invece, era ricoverata con l’Alzheimer. Le loro vite si spengono a distanza di poche ore, 12 per l’esattezza. Il messaggio lasciato sulla pagina Facebook del ristorante Cristallo di Riccione del figlio della coppia commuove ma dà certezza di qualcosa che esiste al di là della vita stessa. (Continua a leggere dopo la foto).


“Purtroppo a 12 ore di distanza se n’è andata anche la mamma di Giorgio, Letizia una grande donna, ma soprattutto una mamma, una nonna e una bisnonna. Avete lasciato un grande vuoto, ma voi continuerete a vivere nei nostri cuori, sempre!”. Morti lo stesso giorno, marito e moglie verranno commemorati insieme nella stessa chiesa come nel giorno del loro matrimonio. (Continua a leggere dopo la foto).

La coppia era molto conosciuta nella comunità, anche per la vicinanza al figlio Giorgio nel suo ristorante davanti a piazzale Ceccarini. Ed è proprio il figlio a prendere parola: “Mio padre era stato ricoverato una quindicina di giorni fa al Cervesi di Cattolica, ma risultava negativo al coronavirus mentre si curava per i suoi svariati acciacchi, ha però contratto il virus e, trasferito all’Infermi di Rimini, in due giorni se n’è andato per sempre”. (Continua a leggere dopo le foto).

E aggiunge: “Mia mamma si trovava invece nella clinica Montanari di Morciano, dov’era stata ricoverata perché affetta da Alzheimer in uno stato avanzato. Era entrata in clinica qualche giorno prima che mio padre andasse in ospedale. Anche nella malattia sono rimasti a casa insieme, uno accanto all’altro. I miei genitori avevano una grande fede frequentavano la parrocchia di San Martino. Quando fu costruita, mio padre diede il suo contributo economico e si prestò pure come muratore. Insieme, diverse volte, sono andati in vacanza anche con don Giorgio Dell’Ospedale, che è stato parroco dei Ss. Angeli Custodi fino alla sua scomparsa avvenuta due mesi e mezzo fa per coronavirus. Anche nella malattia sono rimasti a casa insieme, nella stessa camera, uno accanto all’altro”.

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