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Ma quale venerdì 17! Vi spieghiamo perché non porta sfortuna. Anzi…

  • Italia

 

Oggi è il primo venerdì 17 del 2015, ma porta davvero sfortuna? Non per tutti. Il Cicap, per esempio, Comitato italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, ha organizzato proprio di venerdì 17 una speciale giornata anti-superstizione per affermare che nulla c’è di vero in questa e altre credenze. Ma da cosa deriva questa diceria?

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Sono due gli elementi considerati negativi, almeno nella tradizione greco-latina: il Venerdì giorno della morte di Gesù secondo i Vangeli e il 17 che già secondo i pitagorici greci era portatore di disgrazia in mezzo a 16 e 18 numeri perfetti. Anche il diluvio universale cominciò nel giorno 17. Per qualcuno invece il 17 è positivo. La Cabbala ebraica lo considera positivo perché è la somma di tre lettere dell’alfabeto che compongono la parola bene. Eppure in altri paesi è il 13 a portare male perché il 13esimo all’Ultima cena è il traditore Giuda e, ancora, nella mitologia scandinava il 13esimo semidio è il cattivo Loki, il fratellastro di Thor, che arriva non invitato al convivio degli dei. Venire dopo il 12, numero sacro per assiri e babilonesi, lo fece già allora considerare un portasfortuna. Era un venerdì 13 anche quello in cui Filippo il Bello, re di Francia, ordinò l’arresto dei Cavalieri Templari. C’è anche chi pensa questo perché i mesi lunari, tradizionalmente legati al mondo femminile, sono 13, non i 12 del calendario solare. La società patriarcale non amerebbe dunque il numero 13.

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