Coppia trovata morta in casa, le forze dell’ordine potrebbero presto dare una risposta: sotto accusa la cena che i due coniugi avevano consumato prima del decesso. La morte di Luigi Gulisano, 79 anni originario della provincia di Catania e agente di commercio in pensione, e della moglie Marisa Dessì, cagliaritana, di tre anni più grande era avvenuta giovedì scorso. I loro cadaveri erano stati trovata vicini, uno accanto all’altro.
All’interno di una stanza usata come studio all’interno della loro casa in via Ghibli al Quartiere del Sole a Cagliari. A lanciare l’allarme era stato uno dei due figli, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con i genitori.

Cagliari, coppia morta in casa: ipotesi avvelenamento da funghi
I corpi dei due coniugi sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul loro corpo non sono stati trovati segni di ferite, ma la verità si potrebbe celare altrove: nel loro fegato, sul quale sono state trovate tracce di necrosi compatibili con un’intossicazione funghi che la coppia aveva raccolto domenica scorsa e che poi avrebbe mangiato mercoledì sera.

Recentemente la cronaca ha portato alla ribalta diversi casi simili, uno degli ultimi in ordine di tempo è quello di un 80enne di Nepi, in provincia di Viterbo. Il dramma si era consumato domenica 17 novembre, dopo il pasto la donna si era sentita male, trasportata di corsa al policlinico Gemelli di Roma era stata ricoverata d’urgenza. Purtroppo per l’80enne era ormai troppo tardi, e nonostante le tempestive terapie, la donna era deceduta a causa della forte intossicazione.

L’amanita falloide è particolarmente letale. Nel 70-80% dei casi, il fungo provoca il decesso: si stima che un milligrammo per chilo di peso corporeo sia sufficiente a generare danni irreversibili al fegato. I primi sintomi si avvertono solo dopo 6-12 ore dall’assunzione del fungo, altre volte i segnali di avvelenamento possono presentarsi persino dopo 40 ore.