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“Come hanno trovato la bimba sopravvissuta”. Famiglia sterminata in casa dalla stufa, cosa è successo

  • Italia
San Felice a Ema, famiglia sterminata dal monossido di carbonio

La tragedia avvenuta a San Felice a Ema, un quartiere residenziale alle porte di Firenze, ha scosso profondamente la comunità locale. Mercoledì 18 dicembre 2024, una famiglia composta da tre persone è stata trovata morta all’interno della loro abitazione, mentre una bambina di sei anni è stata portata d’urgenza in ospedale in condizioni critiche. Le vittime accertate sono Matteo Racheli, 49 anni, la sua compagna Margarida Alcione, 46 anni, e il figlio di Matteo, Elio, di 11 anni. La bimba sopravvissuta è la figlia della coppia. La scoperta della tragedia è avvenuta dopo che l’ex moglie di Racheli aveva allertato i servizi di emergenza, preoccupata per il silenzio prolungato nella villa.

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I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 14:00 e, una volta entrati nell’abitazione, hanno trovato i corpi delle tre vittime sul divano e la madre a terra, apparentemente priva di sensi. Nonostante le manovre di rianimazione immediate, per tre di loro non c’è stato nulla da fare. Le prime indagini suggeriscono che la causa dei decessi sia da attribuire a un’intossicazione da monossido di carbonio, un gas inodore e letale che può accumularsi in ambienti chiusi a causa di malfunzionamenti di caldaie o stufe.

San Felice a Ema, famiglia sterminata dal monossido di carbonio


San Felice a Ema, famiglia sterminata dal monossido di carbonio

All’interno dell’abitazione erano presenti sia una caldaia che stufe a pellet, il cui funzionamento è ora oggetto di verifica da parte delle autorità competenti. Gli esperti ipotizzano che le vittime possano essersi addormentate senza accorgersi del pericolo imminente. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha espresso il suo cordoglio durante una cerimonia pubblica, sottolineando il dolore che ha colpito la città per questa tragedia. Ha dichiarato: “Ci stringiamo intorno alla famiglia. Questo è un momento di dolore”.

San Felice a Ema, famiglia sterminata dal monossido di carbonio

La comunità locale ha reagito con choc e tristezza, ricordando la famiglia come persone gentili e sempre disponibili. La bimba sopravvissuta è attualmente ricoverata presso l’ospedale pediatrico Meyer e le sue condizioni sono critiche; si teme per la sua vita a causa dei danni riportati. Gli animali domestici della famiglia, un cane e un gatto, sono stati trovati in buone condizioni: il cane era all’esterno mentre il gatto si trovava dentro casa.

San Felice a Ema, famiglia sterminata dal monossido di carbonio

Questa tragedia mette in luce l’importanza della sicurezza domestica riguardo ai sistemi di riscaldamento e alla prevenzione dell’intossicazione da monossido di carbonio. È fondamentale che le famiglie verifichino regolarmente il funzionamento degli apparecchi a combustione e installino rilevatori di monossido di carbonio per proteggere la propria vita e quella dei propri cari. Le indagini continuano per chiarire le circostanze esatte che hanno portato a questo drammatico evento. La comunità attende risposte mentre si stringe attorno ai familiari delle vittime in questo momento difficile.

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