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Alex Zanardi, quinta notte in ospedale. Ecco come sta: l’ultimo bollettino medico

“Rimangono stazionarie le condizioni di Alex Zanardi”, ricoverato nella terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena da venerdì 19 giugno. L’atleta “ha trascorso la quinta notte di degenza senza sostanziali variazioni nelle sue condizioni cliniche, per quanto riguarda i parametri cardio-respiratori e metabolici, e rimane grave il quadro neurologico”. Lo evidenzia il bollettino quotidiano dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

“Continua il neuromonitoraggio e viene valutato costantemente da un’équipe formata principalmente da anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, affiancata da un team multidisciplinare in base alle diverse esigenze cliniche. Il paziente – aggiungono i medici – è sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente e la prognosi rimane riservata. Sentita la famiglia, si ritiene utile non diffondere altri bollettini medici sino a quando non ci saranno variazioni significative sul suo stato di salute”. (Continua a leggere dopo la foto)


“È un periodo in cui abbiamo affrontato la fase emozionale, ora passiamo alla fase della razionalizzazione”, ha detto il direttore sanitario della struttura sanitaria senese Roberto Gusinu a Sky Sport, che sottoscrive la tempistica di 10-15 giorni per il risveglio indicata ieri dal dottor Oliveri. Al Corriere della Sera, Robusto Biagioni, medico di emergenza e responsabile del 118 della zona di Grosseto, ha raccontato i primi momenti del soccorso ad Alex Zanardi. (Continua a leggere dopo la foto)

“In quelle condizioni poteva resistere pochi minuti soltanto. La mia collega lo aveva trovato in uno stato comatoso, con momenti di agitazione. Muoveva le braccia in modo sconnesso, urlava. Il volto era devastato dalle tante fratture. Ma quello che ci preoccupava di più in quel momento era la lesione, molto grave, che dall’occhio destro si allungava su tutta la faccia. Poi aveva altre lesioni alla testa”. (Continua a leggere dopo la foto)

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E ancora: “Sono intervenuto su casi persino peggiori e a volte si sono risolti positivamente anche contro le nostre previsioni. Ecco perché sono convinto che ci siano buone speranze che Alex ce la possa fare, considerato anche che è un atleta e ha una voglia di vivere e una grinta incredibili”.

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