Nel maggio 2014 George Clooney aveva scelto un anello di fidanzamento molto importante: un solitario da 7 carati del valore di 642mila dollari. Anello che in questi giorni è stato “bistrattato” dalla moglie dell’attore perché giudicato ”esagerato, troppo, troppo, sfarzoso” per un avvocato che cura i diritti umani. Il gioiello è stato quindi blindato in cassaforte nell’attesa che George si procuri un sostituto più sobrio.
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L’avvocato libanese segue i casi più importanti in tutto il mondo e teme che un abbigliamento o degli accessori troppo vistosi possano sminuire la serietà del suo lavoro. Negli ultimi anni, infatti, Amal è stata davanti alla Corte Europea dei diritti umani per rappresentare l’Armenia contro Do?u Perincek, il leader del Partito dei lavoratori turchi. Famosa anche per avere difeso diversi personaggi assai noti, come Julian Assange e Yulia Timoshenko, ma anche Abdullah Senussi, alto funzionario della Libia di Gheddafi, Amal ha una carriera in legge che precede di molto il suon legame con George Clooney.
Negli ultimi mesi ha lavorato con il governo greco per cercare di ottenere la liberazione dell’ex presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, condannato a 13 anni di carcere con l’accusa di terrorismo per aver ordinato nel 2012 l’arresto di un giudice accusato di corruzione e abuso di potere.