Classe ’62, Alberto Angela è figlio del celebre divulgatore scientifico Piero Angela. Ha deciso di seguire le orme del padre e diventare un divulgatore scientifico, oltre che giornalista e presentatore di successo. Dopo essersi diplomato in Francia, Alberto si è iscritto al corso di Scienze Naturali all’università La Sapienza di Roma.
Poi ha proseguito i suoi studi seguendo corsi di specializzazione in varie università degli Stati Uniti d’America diventando esperto in paleontologia e paleoantropologia. Sempre restio a parlare della sua vita privata, Alberto Angela è sposato con Monica, originaria di Parma. I due si sono sposati nel 1993 e hanno avuto tre figli: Riccardo (1998), Edoardo (1999) e Alessandro (2004). (Continua a leggere dopo la foto)

Edoardo era balzato alle cronache dopo che una sua foto era uscita sul web. Il suo account Instagram, @edoangela99 è privato. Ma la bellezza del ragazzo non è passata inosservata. “Alberto Angela oltre a esaminarle le opere d’arte le crea pure”, aveva commentato qualcuno. E ancora: “La genetica non mente” sottolinea un’altra. E c’è persino chi era arrivato a proporre: “Facciamo una petizione per far diventare patrimonio Italiano il figlio di Alberto Angela così poi ce lo deve mostrare e descrivere in una puntata dei suoi programmi”. (Continua a leggere dopo la foto)

E in poche ore la foto di Edoardo era diventata tanto da finire nelle tendenze di Twitter. Il primogenito Riccardo ed Edoardo sono molto uniti. Spesso trascorrono sono momenti all’aperto o dedicati allo sport. Altra passione ereditata dal papà, che in un’intervista ha dichiarato di tenersi in forma facendo ogni mattina 60 vasche in piscina. (Continua a leggere dopo la foto)


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“Che dire dei miei figli, che come tutti i ragazzi hanno il futuro negli occhi e le nostre speranze nel cuore. Per quanto riguarda l’attenzione esagerata dei social verso mio figlio Edoardo che posso dire. Mi è spiaciuto come potrebbe dispiacere a lei, ha figli? Mi dispiace perché lui non è qualcuno che vuole esporsi, è una persona normale. Lì è il mondo che bussa alla porta, è un effetto collaterale dell’epoca in cui viviamo”.