“Una società senza madri sarebbe una scelta disumana”. Lo ha detto il Papa in udienza generale, la prima del 2015. “Le madri sanno dimostrare anche nei momenti peggiori la tenerezza, la dedizione, la forza morale”. Dopo aver citato il martirio delle madri (riprendendo le parole di Oscar Arnulfo Romero, vescovo martire del Salvador, del quale è in corso il processo di beatificazione), papa Bergoglio si è chiesto: “Cosa sceglie una madre? Qual è la scelta di vita di una madre? Quella di dare la vita, questo è grande, questo è bello”.
Papa Berboglio ha però ragionato su cosa significhi ora essere donna e madre, in una società che concretamente aiuta poco a conciliare i tempi di vita e di lavoro. “Pur molto esaltata dal punto di vista simbolico, – ci sono tante poesie, tante cose belle che si dicono poeticamente della madre, – viene poco aiutata e ascoltata nella vita quotidiana e – ha aggiunto il pontefice – poco considerata nel suo ruolo centrale. Anzi spesso si approfitta della disponibilità delle madre a sacrificarsi per i figli per risparmiare sulle spese sociali”.
“La guerra uccide i loro figli, e ho pensato a quelle mamme, quando hanno ricevuto la lettera ‘le dico che suo figlio è caduto in difesa della patria’, povere donne, come soffre una madre. Le madri – ha detto – sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico: individuo vuole dire che non si può dividere, le madri invece si dividono, a partire da quanto ospitano un figlio”.
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