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“Voglio che la mia bara sia così”. Muore a 11 anni ma ha un ultimo desiderio

 

“Il nostro piccolo Mr se ne è andato serenamente nel sonno alle 2 di questa mattina, circondato dalle nostre famiglie. Ha detto che si stava preparando ad andarsene; ha aggiunto sorridendo che mi aveva sognato. Con la mia mano sul suo petto, ho sentito il suo ultimo respiro e il battito del suo cuore”. Parole struggenti che una mamma non vorrebbe mai pronunciare. Holly Kempf, distrutta dal dolore per la morte del figlio Caleb Hammond, 11 anni, ha trovato il coraggio di scrivere questo messaggio sul suo profilo Facebook per annunciare che il suo bambino non c’è più. Stando al post della donna, Caleb ha perso la sua battaglia contro la leucemia e se ne è andato per sempre nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 settembre 2018. Al bimbo era era stata diagnosticata per la prima volta una forma di leucemia linfoblastica acuta all’età di 9 anni presso il Blank Children’s Hospital di Des Moines. Aveva ricevuto un trapianto di midollo osseo a gennaio, ma il cancro è tornato aggressivo dopo il trattamento. (Continua dopo la foto)



Non gli ha lasciato scampo e lui, Caleb, era consapevole che non ce l’avrebbe fatta. Per questo motivo ha chiesto alla sua mamma di realizzare il suo ultimo desiderio: ricoprire la sua piccola bara con degli adesivi legati al mondo delle corse. Una passione che era nata in lui già all’età di 2 anni grazie a suo zio Chris Playle, che abita vicino alla Southern Iowa Speedway a Oskaloosa. “Era il mio compagno di corse – ha commentato l’uomo – Mi divertivo tanto quanto lui a guardare le corse”. (Continua dopo la foto)

Caleb adorava il mondo delle corse automobilistiche e da qui nasce questo suo ultimo desiderio di avere una bara ricoperta di adesivi. Zio Chris, che ha lanciato l’appello per rimediarne il più possibile, ha detto che hanno partecipato tantissime persone, contribuendo a mantenere alto il morale di tutti nonostante il dramma. “Uno dei suoi obiettivi era essere in grado di guidare una macchina da corsa quando sarebbe diventato più grande” ha dichiarato invece il papà di Caleb, John, al quotidiano The Oskaloosa Herald. (Continua dopo la foto e il post)


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Anche la Nascar, la società che organizza e gestisce numerosi campionati automobilistici, principalmente negli Stati Uniti e in Canada, ha voluto ricordare Caleb. Prima con un messaggio pubblicato sull’account Twitter ufficiale – “Le nostre più sentite condoglianze vanno agli amici e alla famiglia di Caleb Hammond” – poi con un momento di silenzio per il bimbo, prima che le gare iniziassero a Indianapolis.

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