Continuano le polemiche dopo il ritorno sugli schermi di Pino Insegno alla conduzione di Reazione a Catena, il game show preserale di Rai Uno. L’attore e doppiatore ha esordito il 3 maggio. L’attesa era tanta, Insegno infatti era reduce dal flop cocente del Mercante in fiera. A lungo si è discusso se meritasse o meno questa seconda chance. Dibattito che si è riacceso in maniera molto veemente sul web subito in occasione della prima puntata di Reazione a catena. Il pubblico si è letteralmente spaccato in due. E intanto arriva il responso dell’Auditel.
C’è chi giudica la questione solamente dal punto di vista artistico. “Meglio Liorni, gentile discreto e delicato. Insegno è cafone e insulta i concorrenti” scrive un utente su X. Il riferimento è a una battuta tagliente di Insegno che non è risultata gradita. Mentre un’altra persona commenta: “A me Insegno piace, è ironico, sarcastico ed è terribilmente sincero. Non so come si faccia a preferire un Liorni, tutto ingessato e censore come un manichino”.
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Reazione a Catena, il ritorno di Pino Insegno: ecco i risultati dell’Auditel
Ma come noto, il ritorno di Pino Insegno è diventato un caso anche politico, per la discussa vicinanza del conduttore a Fratelli d’Italia. Insegno raccomandato? “Da oggi torna Pino Insegno, l’amico di Giorgia, io ho già provveduto a disinstallare Rai 1, così non lo vedo neanche per disgrazia”, aveva scritto un utente alla vigilia. Un altro esortava il pubblico a “boicottare Reazione a catena e Pino Insegno. La meritocrazia deve vincere sempre”. “Che c’entrano le preferenze politiche? Io lo adoro perché è bravissimo“, ha provato a obiettare subito qualcun altro. “Prima di giudicare aspetterò di guardare almeno la prima puntata“, chiosava un utente più saggio.
Intanto è arrivato il primo responso dell’Auditel. Buona la prima: a guardare i numeri infatti si può dire che Pino Insegno è partito decisamente bene. “Ascolti tv, per il ritorno di Pino Insegno a ‘Reazione a catena’ 3.3 milioni (24%)”, riporta La Repubblica.
Gongolano i giornali di centrodestra. “Gli ascolti smentiscono l’acrimonia degli odiatori social”, scrive Il Secolo d’Italia che parla di “macchina del fango azionata a orologeria contro il presentatore-conduttore”. “Pino Insegno, che schiaffo ai rosiconi di sinistra”, esclama Libero quotidiano, facendo il confronto tra lui e Alessandro Cattelan, presentatore ritenuto vicino al centrosinistra, il cui programma in Rai non ha avuto molto successo in termini di ascolti.