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”La mia vita cambierà così”. Dopo il matrimonio finito con Francesco Renga e tanti anni sul grande schermo, Ambra Angiolini (l’ex reginetta di Non è la Rai) racconta la sua svolta…

 

Ambra Angiolini torna in televisione. E lo fa alla conduzione di una docufiction su RaiDue in prima serata sul mistero e l’emozione della maternità. Da martedì 14 giugno Ambra racconterà l’emozione della maternità, l’attesa per la nascita di un figlio, le emozioni, i dubbi le paure di coppie che si stanno completando e che vivono l’attesa della nascita come un evento. E infatti la docufiction si intitola “Coppie in attesa” prodotta da Simona Ercolani e Raifiction. Ambra è mamma di due ragazzini Jolanda, 12 anni, e Leonardo, 10, e dopo la separazione da Francesco Renga fa la spola tra Roma e Brescia. L’attrice, dopo tanto teatro, è tornata alla tv e spiega così la sua scelta in un’intervista rilasciata su Repubblica.it a Silvia Fumarola: “Non è davvero tv, ma è una docufiction, è cinema della realtà. Seguo aspiranti genitori innamorati che hanno deciso di affrontare una gravidanza con discrezione, eleganza e tanta bellezza; le cineprese raccontano questi nove mesi e cosa succede poco dopo il parto”.

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Ogni coppia ha una sua storia ma dietro ogni storia ci sono gli autori: “La serie è un mix perfetto tra vita vissuta e costruzione – spiega Ambra -. Dalla verità si scrive un racconto, e a seconda delle immagini segue un filo narrativo. Io conosco le storie di tutti, partecipo ma in modo discreto, non entro nelle case, sono la voce che spiega gli eventi. Oggi il problema delle coppie è che cercano di essere come dovrebbero e non come vogliono essere”. Qualcuno potrebbe pensare che alcune cose sono molto intime e dovrebbero restare nella sfera della privacy. Ma Ambra ammette che “la nascita dei figli è un’esperienza di amore puro, niente sarà più come prima. È vero: ho difeso la mia privacy quando aspettavo i miei figli ma quando riacquisti la distanza dai primi momenti torna la voglia di sentirti felicemente inadeguata, è l’unica contraddizione della vita che sopporto”.

Tante le storie che ha ascoltato, le esperienze che ha vissuto nei mesi di preparazione del programma. E allora da cosa è stata colpita Ambra? “Dal fatto che non ci sono piagnistei, nessuna madre coraggio o padre coraggio, ci sono solo persone, come tante, che devono affrontare un viaggio senza la tuta da super eroe. La cosa più bella con i figli è poter essere se stessi, con tutte le imperfezioni”.

E, infine, chi sono i bravi genitori? “Se ci fosse una patente molte tragedie non le avremmo mai lette. Ma chi può stabilire chi sia il bravo genitore? Forse è meno difficile stabilire che un bambino deve essere amato, è meno complicato decidere che all’amore hanno diritto tutti. Regalare a un bambino la possibilità di essere molto amato è il primo bisogno, non credo esista una categoria ideale, eterosessuale o omosessuale. C’è chi è in grado di dare amore e chi no, solo su questo dovrebbero essere giudicate le persone”.

Tenetevi forte e soprattutto liberi: ‘Non è la Rai’ torna in tv. È ufficiale: ecco quando e dove lo rivedremo


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