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“Formaggio ritirato dalla vendita”. Il provvedimento dopo il malore di una bambina: marca e lotti interessati

  • Salute

“50 lotti ritirati”. Bimba ricoverata dopo aver mangiato formaggio: l’allerta del Ministero della Salute. Un caso di sindrome emolitico uremica (SEU) legato al consumo di un formaggio a latte crudo contaminato da Escherichia coli STEC, ha portato al recente ritiro alimentare di un formaggio molto noto. La bambina avrebbe manifestato gravi sintomi gastrointestinali e febbre alta poco dopo aver consumato il formaggio. Preoccupati per le condizioni della figlia, i genitori l’hanno portata in ospedale, dove i medici hanno avviato accertamenti per identificare la causa del malessere.

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Le prime analisi hanno evidenziato una probabile contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può provocare infezioni severe, soprattutto in soggetti fragili come i bambini piccoli. “La bambina in un primo tempo era stata valutata presso l’ospedale di San Candido, da lì trasferita all’ospedale di Brunico e successivamente, per l’evidente impegno clinico, all’ospedale di Bolzano, ove è stata posta la diagnosi di infezione da STEC, segnalata, come detto, al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss di residenza”, riporta il Corriere delle Alpi.

Bimba ricoverata: ritirati 50 lotti di Formaggio Val di Fassa


“50 lotti ritirati”. Bimba ricoverata dopo aver mangiato formaggio

È per questo caso che il Ministero della Salute ha prontamente richiamato precauzionalmente 50 lotti di formaggio Saporito della Val di Fassa di montagna (grande e piccolo). Per i sanitari e il Ministero è possibile presenza di Escherichia coli STEC. Il prodotto interessato è venduto in forme intere e appartiene ai lotti numero 24213, 24212, 24211, 24210, 24205, 24204, 24202, 24201, 24199, 24198, 24197.

Bimba ricoverata: ritirati 50 lotti di Formaggio Val di Fassa

E ancora i lotti: 24194, 24193, 24192, 24191, 24189, 24188, 24186, 24185, 24183, 24244, 24243, 24241, 24238, 24236, 24235, 24234, 24231, 24229, 24228, 24227, 24225, 24224, 24223, 24221, 24219, 24218, 24217, 24216, 24266, 24264,24260, 24258, 24254, 24252, 24250, 24246, 24248, 24256 e 24263, con scadenza a 50 giorni.

A richiedere anche il ritiro immediato e la massima attenzione è la stesa azienda produttrice “Caseificio Sociale di Predazzo e Moena Sca”. Come riporta il Ministero stesso, si tratta dello stabilimento che si trova in via Fiamme Gialle 48, a Predazzo, nella provincia autonoma di Trento. Le parti coinvolte si raccomandano quindi di non consumare il formaggio dei lotti sopra citati e di restituire il prodotto nei relativi punti vendita dove sono stati acquistati.

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