Un nuovo virus proveniente dalla Cina sta attirando l’attenzione. Oltre all’aumento dei casi di influenza stagionale, a destare preoccupazione è il metapneumovirus umano (Hmpv), un patogeno che sembra avere legami con l’influenza aviaria. Secondo i dati ufficiali del Centro per il controllo delle malattie cinese (China Cdc) riferiti alla seconda settimana di dicembre, il tasso di positività ai test per l’influenza ha raggiunto il 30,2%, segnando un incremento del 6,2% rispetto alla settimana precedente.
Ciò che desta maggiore allarme è la diffusione dell’Hmpv, che attualmente si sta propagando a ritmi più elevati rispetto a virus come rinovirus, adenovirus e Sars-CoV-2. Il metapneumovirus è stato individuato nel 6,2% dei test effettuati e risulta presente nel 5,2% dei pazienti ospedalizzati per problemi respiratori. Ken Biao, direttore del China Cdc, ha dichiarato che “il tasso di infezioni da Hmpv sta crescendo nei pazienti sotto i 14 anni, soprattutto nelle province settentrionali del Paese”.

Virus Hmpv, primi pazienti in Italia: “Già parecchi casi”
Scoperto per la prima volta nel 2001 in Cina, l‘Hmpv sta ora ricevendo segnalazioni crescenti anche in altri Paesi come l’India e l’Ucraina. Tuttavia, i dati provenienti dall’Ucraina potrebbero non essere completamente affidabili. Questo virus, appartenente alla famiglia Pneumoviridae, colpisce principalmente bambini, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso, causando sintomi che vanno dal comune raffreddore a complicazioni più severe come bronchiti e polmoniti.

In una intervista rilasciata al Messaggero, il virologo Matteo Bassetti ha messo in guardia sui potenziali pericoli legati al metapneumovirus, un agente patogeno già noto in Italia. Secondo Bassetti, “nel momento in cui dovesse esserci una iperdiffusione, come quella che sta avvenendo in Cina, è certamente un virus per il quale non tutti hanno evidentemente gli anticorpi e quindi potrebbe naturalmente dare esito a una diffusione anche epidemica“.


Il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha sottolineato di aver già riscontrato numerosi casi di questo virus: “Ne ho avuti parecchi casi”. Il metapneumovirus rappresenta un rischio significativo, soprattutto se dovesse verificarsi un aumento massiccio della trasmissione, simile a quanto osservato in alcune aree della Cina.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attraverso la sua portavoce Margaret Harris, ha chiarito sul profilo X ufficiale dell’ente alcune informazioni riguardanti il metapneumovirus umano (Hmpv): “Il metapneumovirus umano Hmpv non è un nuovo virus. Identificato per la prima volta nel 2001, è presente nella popolazione umana da molto tempo. È un virus comune che circola in inverno e in primavera. Di solito provoca sintomi respiratori simili al comune raffreddore”.