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“Chi l’ha uccisa”. Liliana Resinovich, nuova svolta nel caso: le parole dell’amica. “E chi c’era tra loro”

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Liliana Resinovich Morte

Continua ad essere un mistero la morte di Liliana Resinovich, quando siamo giunti al terzo anniversario della sua scomparsa, che c’è stata il 14 dicembre scorso. Il cadavere era poi stato ritrovato il 5 gennaio del 2022. Ma ora ci sarebbero novità importanti che smentirebbero la teoria del suicidio della donna, che quando è deceduta aveva 63 anni.

La morte di Liliana Resinovich è avvenuta nella città di Trieste e sono state avanzate diverse ipotesi. Ora ha rotto il silenzio anche un’amica della vittima, la quale ha rivelato chi avrebbe ammazzato la 63enne. Intanto, potrebbe arrivare una svolta nei prossimi giorni come confermao dall’avvocato del fratello di Liliana, Nicodemo Gentile.

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Morte Liliana Resinovich


Morte Liliana Resinovich, parla un’amica: “Chi l’ha uccisa”

Per il legale sulla morte di Liliana Resinovich dovrebbe esserci una svolta in virtù di “un’intercettazione ambientale nell’auto di Visintin“, ovvero il marito della donna Sebastiano. Quest’ultimo pare che fosse in auto con un’altra persona nel marzo di 2 anni fa e parlerebbe dell’uso di un cordino. Proprio un cordino era presente intorno al collo della vittima per fermare i due sacchetti in testa. Il legale ha aggiunto che “dal dialogo si evince che la persona indicata da Visintin come presente al ritrovamento dello spago in realtà non era con lui e inoltre si denoterebbe che gli interlocutori cercano di calibrare le parole giuste da consegnare sul punto agli inquirenti”.

Morte Liliana Resinovich

Gentile ha poi riferito che, stando a quanto scritto dal sito Leggo, “il cordino è fondamentale in questa vicenda soprattutto alla luce delle ulteriori lesioni individuate dalla consulenza Cattaneo, poiché elemento ritrovato intorno al collo della vittima, ed utilizzato, secondo noi, da qualcuno per imbastire la messinscena del suicidio. Il marito avrebbe consegnato agli inquirenti una ricostruzione smentita dall’intercettazione in parola e ritenuta traballante dagli stessi investigatori”. Ma è l’amica di Liliana, Gabriella Micheli, ad aver detto qualcosa di ancora più specifico.

L’amica ha affermato al sit-in per ricordare Liliana che lei “è stata uccisa da un gruppo di persone, all’interno del quale c’era sicuramente qualcuno che aveva nozioni mediche, si spiega solo così la gestione del cadavere e quello che è stato fatto. Chiediamo fin dall’inizio, con i familiari e altri amici, che ci sia una giustizia vera. Serve trovare l’assassino e i complici di questo omicidio“.


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