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“Io il vero padre di Naike Rivelli? Ecco la verità”. Parla il ‘sospettato’, tace Ornella Muti

“Ha scoperto da poco, grazie a un esame del Dna fatto in Spagna e poi ripetuto in Italia, che l’uomo che ha sempre chiamato papà non è suo padre e ora non sa di chi sia figlia”. Così Paola Perego, lungo le colonne de Il Messaggero, aveva anticipato così lo scoop della trasmissione Non disturbare su Naike Rivelli. Aggiungendo poi che: “Sua madre, Ornella Muti, non ha saputo darle una risposta”. Da quando il polverone si era sollevato per Naike non c’era più stato un attimo di tranquillità dopo che per anni José Luis Bermúdez de Castro Acaso, un produttore cinematografico che tutti i media indicavano come papà dell’attrice. Castro che, da parte sua, non ha mai voluto riconoscere Naike come figlia. “Mia madre si è separata da mio padre in modo burrascoso, perché lui le aveva tenuto nascosto di avere una moglie […] Non ha voluto riconoscermi, ma non me ne faccio un cruccio, non posso mica obbligarlo”, rivelò la stessa Rivelli anni fa a Diva e Donna. (Continua dopo la foto)



E che ora si scopre non avere neppure una goccia di materiale genetico in relazione con lei. Il settimanale Oggi però vuole vederci chiaro e lo ha rintracciato a Madrid, intervistandolo: «Non voglio parlare del mio passato, la mia storia con Ornella Muti è vecchia di 40 anni – ha detto – Ho figli e nipoti, sto vivendo la mia vecchiaia, lasciamo perdere». Per Oggi, di Bermúdez non si trova nessuna foto, nonostante sia un personaggio comunque in vista del jet set spagnolo, e il motivo è lui stesso a dirlo. (Continua dopo la foto)

«Non esisto, sono un fantasma», ha raccontato. Secondo il settimanale, questa sua ‘invisibilità’ potrebbe essere in relazione con una brutta storia del 1992, la scomparsa e l’omicidio di tre ragazzine: una storia che ha ispirato una serie tv di Netflix (che uscirà nel 2019) in cui qualcuno provò a coinvolgerlo, ma quel qualcuno è stato poi condannato per diffamazione a pagare pesanti multe. La sua assenza non ha comunque evitato a Naike una carriera brillante, seppure costellata da molti eccessi. (Continua dopo la foto)

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Precocemente sullo schermo Naike comincia la carriera cinematografica all’età di sedici anni, nel 1990, quando viene scelta dal regista Ettore Scola per recitare nel film Il viaggio di Capitan Fracassa. Ha in seguito recitato con piccoli ruoli in produzioni italiane e internazionali, tra cui South Kensington di Carlo Vanzina, Casanova di Lasse Hallström, Open Graves di Álvaro de Armiñán e Benvenuti al Sud di Luca Miniero.In ambito televisivo, nel 1999 ha condotto Paperissima Sprint. Ha recitato nelle miniserie televisive Il conte di Montecristo e Jesus Video – L’enigma del Santo Sepolcro.

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