Tornare a casa, accedere un bastoncino di incenso e sedersi sul divano per scacciare via lo stress della giornata è sempre in voga. Le prime a farne uso furono le antiche civiltà del Medio Oriente, che lo producevano estraendo resine dagli alberi della famiglia Boswellia, molto diffusi nell’Arabia del Sud e in Somalia. Ma, con il passare dei secoli, si è passati da un prodotto del tutto naturale a uno arricchito con sostanze chimiche e spesso tossiche. Il web abbonda di informazioni a questo proposito ed è notizia di pochi mesi fa di un’operazione della guardia di finanza che ha avuto come obiettivo il ritiro di una grossa partita di bastoncini d’incenso proveniente dall’India. I test di verifica condotti dal ministero della Salute ha analizzato la purezza dell’aria di una stanza prima e dopo l’uso di tali incensi. In questo caso i risultati sono stai preoccupanti. Il benzene riscontrato nel campione di aria prelevato dopo l’uso dell’incenso è risultato in concentrazione di 17 ppb, un valore elevato se si pensa che il valore iniziale nell’aria pulita era pari a 1 ppb. (Continua a leggere dopo la foto)
La combustione delle sostanze che compongono l’incenso libera nell’aria idrocarburi policiclici aromatici (composti altamente cancerogeni), insieme a vari gas come il monossido di carbonio, biossido di zolfo e biossido di azoto. I gas ed il particolato impregnano rapidamente gli spazi interni, lasciando residui tossici per molto tempo, anche dopo che la fiamma si è spenta. Chiaramente questi dati riguardano la singola partita di incensi sequestrati, anche se, a detta del ministero della Salute, questi non sarebbero i soli. (Continua a leggere dopo la foto)
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Anzi, sempre più spesso è facile trovare sui banconi di negozi o centri commerciali prodotti scadenti che potrebbero essere rischiosi per la salute. La soluzione esiste, ma non è nulla di innovativo, anzi. Prima di acquistare un incenso, che sia a cono o a bastoncino, è importante rivolgersi a negozi specializzati che vendono prodotti puri che non hanno subito trasformazioni. In commercio potete trovare anche la ”versione” a grani, la più antica e originale forma di incenso.