Sono ancora il corso le ricerche dei tre ragazzi dispersi da ieri nel fiume Natisone a Premariacco, in provincia di Udine. La corrente li ha travolti a causa del maltempo. Si tratta di due ragazze e di un ragazzo sotto i 25 anni. I tre hanno raggiunto a piedi un isolotto di ghiaia al centro del fiume. Poi l’acqua è salita e sono rimasti bloccati. Un video li riprende abbracciati per non farsi portare via dalla piena. I vigili del fuoco hanno tentato di salvarli lanciandogli una corda dall’alto, che i ragazzi non sono riusciti ad afferrare. Poi sono scomparsi tra le acque. Ma la notizia delle ultime ore è che sul luogo della scomparsa sono giunti anche i familiari. (Continua dopo la foto)

Le famiglie dei ragazzi sono supportate da una psicologa della Protezione civile Friuli Venezia Giulia, la quale ha il difficile compito di prepararli alla peggiore delle possibilità, sempre più realistica. A questo punto solo un miracolo potrebbe far trovare Bianca, Patrizia e Cristian vivi. I droni della protezione civile hanno perlustrato l’area nel corso di tutta la notte. I soccorritori hanno cominciato la perlustrazione all’altezza del Ponte Romano di Premariacco, dove i tre giovani sono stati avvistati l’ultima volta prima di essere travolti dalla piena del corso d’acqua. Ma quello che in pochi hanno il coraggio di dire è che la peculiarità proprio di quella zona del Natisone non aiuta. (Continua dopo la foto)

Il Natisone infatti è conosciuto per un punto a una decina di metri più a valle rispetto alla zona delle ricerche in cui l’acqua, anche in condizioni normali, raggiunge i 15 metri di profondità e ci sono correnti e mulinelli che trascinano sul fondo e fanno incastrare tra i massi della forra.