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Poliziotti uccisi a Trieste, Chef Rubio scatena la polemica: pioggia di critiche

Le pistole rubate, colpi a raffica nella questura di Trieste e due poliziotti poco più che trentenni uccisi in servizio. A perdere la vita, l’agente Pierluigi Rotta e l’agente scelto Matteo Demenego, caduti sotto i colpi di Alejandro Stephan Meran, dominicano affetto da problemi psichici, portato in questura insieme al fratello Carlysle dopo essere stato fermato per una rapina. Tutto inizia quando, in via Carducci, una donna viene rapinata e denuncia di essere stata scaraventata a terra da un ragazzo di colore che le aveva rubato il motorino.

Nel pomeriggio arriva una chiamata alla sala operativa nella quale un dominicano, Carlysle Stephan Meran, riferisce di avere appreso dal fratello Alejandro Augusto che quest’ultimo era l’autore della rapina e si dice disponibile ad accompagnare le forze dell’ordine al domicilio dell’uomo per recuperare il mezzo. L’uomo precisava anche che il fratello “soffriva di disturbi psichici, pur non essendo allo stato seguito dai servizi di igiene mentale”. (Continua a leggere dopo la foto)


Con una nota ufficiale è proprio la questura a spiegare come all’interno dell’Ufficio prevenzione generale, dopo aver chiesto di andare in bagno, nell’uscire riusciva a prendere la pistola d’ordinanza in dotazione “all’agente Pierluigi Rotta esplodendo due colpi al lato sinistro del petto e all’addome”. Sentiti gli spari, l’agente scelto Matteo Demenego “usciva per verificare cosa stesse accadendo, venendo a sua volta attinto sotto la clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena”. Sarà l’autopsia a stabilire quali sono stati i colpi mortali. (Continua a leggere dopo la foto)

La sparatoria rischia di diventare un tema di dibattito pubblico molto acceso nei prossimi giorni. Sul tema è intervenuto anche Chef Rubio. “Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra”, ha scritto su Twitter. (Continua a leggere dopo la foto)

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Parole che di certo sono destinate a dar vita ad una raffica di reazioni sui social. I follower dello chef non l’hanno presa bene e hanno subito puntato il dito contro di lui per il tempismo del suo tweet: “Rispetto Rubio… Ti seguo e mi piaci ma potevi fare a meno di scrivere questo post irrispettoso nei confronti dei due poveri poliziotti”. “Di fronte a queste tragedie – scrive un altro follower – si deve solo riflettere sul pericolo che affrontano ogni giorno queste persone, probabilmente non esperte. Al di là di ogni pregiudizio verso i “colpevoli”.

 

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