Un lutto ha colpito improvvisamente il mondo della televisione. Se n’è andato inaspettatamente, stroncato da un malore, un personaggio che ha fatto la storia nel piccolo schermo. Era un imprenditore, noto per essere stato l’inventore di qualcosa che aveva rivoluzionato la vita di molti italiani. E anche diversi vip pare avessero chiesto aiuto all’uomo.
La morte lo ha raggiunto a Bologna, causando un lutto grave per gli amanti della televisione. Intervistato da Repubblica, un po’ di tempo fa ammise: “A tanti ho risolto un problema per cui non dormivano la notte”. Poi aveva fatto sapere: “Sono riuscito ad aprire circa 80 centri in Italia, più 8 all’estero, per 40 anni abbiamo avuto 700 stipendi. Ma prima di arrivarci ho sofferto la fame e lavorato come un pazzo”.
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Lutto nella televisione: morto Cesare Ragazzi
A perdere la vita è stato Cesare Ragazzi, 83 anni, considerato il re del trapianto dei capelli. E il lutto ha coinvolto anche la televisione perché dagli anni Ottanta era famoso per i suoi spot pubblicitari contro la calvizie. Indimenticabile la sua frase: “Salve, sono Cesare Ragazzi“. Parole che gli italiani hanno ascoltato per tanti anni. Aveva inventato la protesi tricologica, un trapianto non invasivo da applicare sul cuoio capelluto con un nastro particolare. Ovvero, ‘un parrucchino fatto di capelli naturali’.

Lo spot pubblicitario degli anni Ottanta proseguiva in questo modo: “Tutto può succedere a un calvo che si è messo in testa un’idea meravigliosa“. Il suo lavoro riscosse un successo clamoroso, fino a giungere a New York. Ma poi negli ultimi anni era tutto finito, come confessato dallo stesso Ragazzi: “L’azienda è stata comprata sei anni fa da un fondo d’investimento inglese. Nel frattempo, ho brevettato un altro tipo di impianto di capelli sicuro e funzionale che vorrei vendere”.



Cesare Ragazzi avrebbe avuto diversi clienti famosi nella sua azienda, tra cui Lucio Dalla e Massimo Boldi. Cesare Ragazzi disse che molti preferivano non dirlo: “Venivano giocatori di Serie A e B, gente che correva in bicicletta o in moto. Protagonisti della tv. Ma avrebbero confessato con più facilità un omicidio”.