Il nuovo Codice della strada è entrato in vigore il 14 dicembre 2024 e introdotto anche norme più severe per l’uso del cellulare durante la guida, tanto che ogni distrazione, anche per azioni che visto l’uso del telefonino consideriamo innocue (per esempio rifiutare una chiamata o consultare una mappa su Google Maps) rischia ormai di comportare multe salate. L’obiettivo del provvedimento è quello di garantire la massima sicurezza stradale e ridurre il volume di incidenti dovuti alla disattenzione degli automobilisti.
Così anche abitudini come rispondere a un messaggio o fare una chiamata mentre si è fermi al semaforo rosso possono costare molto caro. Le regole introdotte di recente, infatti, estendono il divieto di utilizzare il cellulare alla guida anche durante l’arresto momentaneo al semaforo. Sì, anche se il veicolo è fermo. Secondo le nuove disposizioni, è vietato staccare le mani dal volante per qualsiasi motivo legato al telefono, salvo l’uso di dispositivi vivavoce o sistemi Bluetooth.
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Usare il telefono al semaforo, le nuove regole
Basta infatti un semplice tocco sullo schermo per rischiare una multa salata e, nei casi più gravi, anche la sospensione della patente. Ma scendiamo nel dettaglio. Come detto, secondo l’articolo 173, l’utilizzo di dispositivi elettronici senza vivavoce è vietato anche durante l’arresto temporaneo del veicolo, come al semaforo rosso.

Toccare quindi il telefonino mentre si è fermi al semaforo può comportare una multa che varia da 250 a 1.000 euro, con la sospensione della patente per una settimana. In caso di recidiva, la sanzione può aumentare fino a 1.400 euro, con sospensione della patente fino a 3 mesi e decurtazione da 8 a 10 punti.

L’arresto al semaforo è infatti considerato un’interruzione momentanea della circolazione pertanto l’uso del cellulare in questa circostanza è soggetto alle stesse restrizioni previste durante la marcia.