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Sinisa Mihajlovic in panchina nonostante la leucemia: la reazione delle figlie

Il cappellino in testa, la tuta del Bologna, il volto dimagrito e il consueto sguardo deciso: 40 giorni dopo l’annuncio della sua leucemia, Sinisa Mihajlovic – ancora in cura nel Sant’Orsola a Bologna – è sceso in campo a Verona per guidare dalla panchina la squadra contro i gialloblù all’esordio in A. Fino all’ultimo persisteva la voce che il tecnico potesse seguire l’incontro da un box dedicato.

Ma quando tutti i giocatori erano scesi in campo, Mihajlovic è entrato, senza neanche la mascherina sulla bocca che indossava nel pomeriggio all’uscita dall’ospedale. La presenza di Mihajlovic è stata supportata da tutti i tifosi della squadra rosso blu e soprattutto dalle figlie Viktorija e Virginia, che hanno omaggiato il padre sui social network. “Hai dentro la follia delle persone geniali. papà”. È il messaggio che Victoria Mihajlovic ha scritto a margine della foto che ritrae gli scarpini da calciatore. Più lungo il messaggio di Virginia. (Continua a leggere dopo la foto)


“Dirti che ti amo è troppo poco. La tua forza, la tua grinta ed il tuo coraggio, nonostante io sia tua figlia, mi rendono ancora oggi la ragazza più orgogliosa di questo mondo. Sei più di un guerriero, sei più di un combattente, sei più di un leone, tu sei “più di ogni cosa”. Quante altre cose ancora vorrei dirti, ma le parole giuste per descriverti, nessuno le ha ancora mai inventate”. Pochi giorni fa Victoria aveva dedicato al papà un post molto toccante. ”A te, che ci hai fatto sempre sentire il centro del tuo mondo. Per quando la sera aspettavamo il tuo abbraccio, o per quelle domeniche al parco che ci hanno rese tifose quando ancora non sapevamo come fosse fatto un pallone”. (Continua a leggere dopo la foto)

”Per tutte le nostre discussioni, che siamo sempre stati troppo simili, io e te, testardi, ma buoni, che basta saperci prendere, che non è mai abbastanza quel che facciamo per gli altri. Per i tuoi occhi verde chiaro che avrei voluto avere uguali, ma i miei sono un po’ verdi e un po’ castani, e ti assomiglio tanto lo stesso. Perché ci hai insegnato l’onestà, il sacrificio, la forza d’animo, l’accettazione, la lealtà, l’altruismo e ad affrontare tutto con il sorriso”. (Continua a leggere dopo la foto)

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”Per tutto il resto che di buono ci hai mostrato e che forse siamo ancora in tempo per imparare. Per quando ti preoccupi se mangiamo abbastanza, che per te siamo sempre troppo magre. Per te, che abbiamo fatto di tutto perché fossi orgoglioso di noi, e forse non ci siamo riuscite, ma tu ci ami lo stesso e ce lo dimostri ogni secondo, pur senza dirlo mai. Per te, che stai dimostrando a tutti quanto vali. Per te, papà. Nostro eroe”.

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