Il video del pentimento di Chiara Ferragni ha generato è ormai diventato virale e dopo la pubblicazione in tanti lo hanno studiato mettendo in risalto molti particolari come il make up, la ‘messa in piega’ e il suo outfit. Tra l’indignazione, o la comprensione, è scattata la corsa all’acquisto del capo indossato dall’imprenditrice digitale per l’occasione. L’outfit indossato da Chiara Ferragni è una tuta in lana e angora, con due tasche sul petto. Un indumento definito dimesso in rete, ma che in realtà costa 600 euro ed è del brand Laneus, non proprio per tutte le tasche.
Il capo, in lana e angora, è grigio, colore adatto come precisa l’armocromista Enrico Chiccio, per rappresentare dispiacere. Lo ha usato “per enfatizzare quel processo di dispiacere in base a quello che è successo. Se lo spirito del messaggio è simulare dispiacere, in tal caso il grigio è il colore ideale poiché nel suo specifico caso. vuole mantenere un tono sobrio, sotto le righe rispetto a quelli che sono i colori che lei usa e in contrasto con quelli che sono i suoi colori naturali. Lei è andata ad utilizzare credo proprio appositamente un colore di questo tipo, lavorando quindi anche nella comunicazione non verbale”.
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Chiara Ferragni, il video delle scuse copiato dall’attivista palestinese Salma Shawa
Ma c’è qualcosa in più, perché a quanto pare il video di scuse di Chiara Ferragni non è del tutto originale ed è stato copiato da quello pubblicato il 16 dicembre, quindi due giorni prima delle scuse dell’imprenditrice, dall’attivista palestinese di nome Salma Shawa. Nel video pubblicato su Instagram la ragazza è vestita con un outfit praticamente identico a quello poi indossato dalla Ferragni.
La maglia di lana grigia con colletto, i capelli raccolti, il trucco poco marcato e perfino la stessa inquadratura. Il reel di Salma Shawa è identico a quello pubblicato due giorni dopo da Chiara Ferragni. “Pochi giorni prima #SalmaShawa raccontava la situazione critica dei morti in #Palestina con lo stesso trucco, capelli, vestiti, inquadrata. Costretta a piangere, a non essere spontanea neanche nelle scuse, precostruita in tutto. La fotografia della nostra cultura”, si legge su Twitter.
E ancora: “Il video di scuse di Chiara #Ferragni è stato copiato dall’ attivista palestinese Salma Shawa? Stesso colore del vestito, il grigio. Capelli raccolti, occhi lucidi, un filo di trucco. Coincidenze o strategia copiata?”, “Chiara Ferragni ha persino copiato il look fintamente dimesso! È apparsa in video esattamente come Salma Shawa, l’attivista palestinese che trasmette da Gaza”.