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“Nel 2019 si torna al voto”. Italia a rischio secondo le agenzie di rating: riforme costose

“L’inverno sta arrivando” è una frase celebre dei protagonisti di Games of Thrones (Il Trono di Spade, ndr.), fortunata serie TV prodotta dalla HBO e campione di incassi. Immaginate adesso di vedere Di Maio e Salvini nei panni dei personaggi fantasy ideati da George RR Martin. Perché per l’Italia saranno mesi durissimi. A ‘ribadirlo’ è l’agenzia di rating Fitch: nella serata di ieri è arrivata conferma il rating ‘BBB’ dell’Italia ma con outlook ribassato portandolo da stabile a negativo. Lo rende noto la stessa agenzia di rating. All’origine della decisione la formazione del nuovo governo, che secondo l’agenzia potrebbe portare ad un livello di allentamento di bilancio che lascerebbe il debito pubblico più esposto a shock potenziali. Il rapporto deficit/pil è stimato all’1,8% nel 2018, più alto di 0,2 punti rispetto alle stime del Governo, per effetto dei maggiori interessi sui titoli di Stato, spiega Fitch. Le politiche del nuovo governo per il 2018, sostiene ancora Fitch, non incideranno sul livello del deficit. Attenzione, perché il deficit/Pil non centrerà comunque le previsioni del governo, rimanendo più alto di 0,2 punti, anche perché il Pil crescerà un po’ meno del previsto. Nel 2019 però il deficit arriverà al 2,2% del Pil, e quindi sforerà gli obiettivi Ue. E nei prossimi anni questo ‘tetto massimo’ sarà abbattuto maggiormente. Cosa comporta ciò? L’Italia non uscirà dall’Unione Europea. Almeno, questo è il parere di Fitch che considera: “Questa eventualità improbabile, nonostante l’avversione di alcune parti del governo nei confronti dell’Ue e dell’euro rappresentano un ulteriore rischio”. “Riteniamo bassa la probabilità che il governo avanzi politiche che minaccino un’uscita dall’Europa o la creazione di una moneta parallela”, sostiene Fitch. (Continua a leggere dopo la foto)


Il debito pubblico dell’Italia, dunque, secondo l’agenzia di rating Fitch resterà “molto elevato”, lasciando il Paese “più esposto a potenziali shock”. Vengono sottolineate, tra le criticità, la “natura nuova e non collaudata del governo, le considerevoli differenze politiche fra i partner della coalizione e le contraddizioni fra gli elevati costi dell’attuazione degli impegni presi nel ‘Contratto’ e l’obiettivo di ridurre il debito pubblico. Non è chiaro come queste tensioni politiche saranno risolte”. L’agenzia di rating fa anche una breve analisi dei provvedimenti assunti finora o annunciati dal nuovo governo. Il Decreto Dignità “avrà probabilmente un effetto limitato sulle dinamiche del mercato del lavoro”, ma revisioni delle precedenti riforme strutturali, compresa quella delle pensioni, potrebbero avere un impatto moderatamente negativo sulla crescita a medio termine e sulla finanza pubblica. Le divergenze del governo sono tale che Fitch vede “una crescente possibilità di elezioni anticipate dal 2019”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Credo che tra poco non ci sarà più il problema di convincere su azioni future, ma ci saranno le azioni”, già nelle prossime settimane. “Io vedo in questo mantenimento del rating, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody’s, che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla conferma di Fitch del rating BBB sull’Italia, con la revisione dell’outlook da “stabile” a “negativo”. Le agenzie, secondo l’esperto, hanno “correttamente sospeso il giudizio”.  Il ministro, incontrando a Shanghai i media italiani nell’ultima tappa della visita istituzionale in Cina, ha poi osservato che “poiché il programma di governo che si sta mettendo a punto risponde alle linee che sono già state più volte espresse ufficialmente, sia dal presidente del Consiglio che da me, sia in giugno che ad agosto, evidentemente questo non ha convinto perché erano dichiarazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)


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Secondo il titolare del Ministero dell’Economia, però, adesso le cose cambieranno a stretto giro di posta: “Le azioni nelle prossime settimane si tradurranno in documenti ufficiali del governo, io penso che questi giudizi verranno corretti e verranno corretti in senso positivo, poiché di fatto sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto, ma si basano su attribuzioni di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo”.

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