È una lettera commovente, piena di amore per la sua famiglia. È impressionante rileggere le parole che James Foley, il giornalista americano decapitato dall’Isis, scriveva alla famiglia dalla prigionia in Siria. Al reporter non era permesso scrivere ma lui lo fece lo stesso, affidando la missiva al danese Daniel Rye Ottosen, liberato a giugno. Ora la famiglia ha deciso di pubblicarla sulla pagina Facebook Find James Foley.
Ecco qualche stralcio in italiano:
Cara famiglia e amici,
mi ricordo di quando andavo al centro commerciale con papà, e dei lunghi giri in bicicletta con la mamma. Ricordo tanti bei momenti passati con la famiglia che riescono a portarmi lontano da questa prigione. Sognare la famiglia e gli amici mi riempie il cuore di felicità.
So che mi pensate e che state pregando per me e io vi sono grato. Anch’io prego per voi e quando lo faccio vi sento vicino.
In diciotto siamo stati rinchiusi in una cella e questo mi ha aiutato: abbiamo avuto lunghe conversazioni su film, curiosità, sport. Abbiamo trovato il modo di giocare a dama, scacchi… Siamo felici quando qualcuno di noi viene liberato, anche se ognuno spera che tocchi a lui. Cerchiamo di incoraggiarci a vicenda.
Ora veniamo nutriti bene e tutti i giorni. Alle volte abbiamo anche tè e caffè e ho ripreso tutti i chili persi.
Katie sono così orgoglioso di te. Sei la più forte di tutti noi. Ti penso mentre lavori così duramente per aiutare le persone. Sono felice di aver mandato a te un sms prima di essere catturato. Prego di essere liberato in tempo per partecipare al tuo matrimonio… ora sto parlando come la nonna!
Nonna, per favore, prendi le tue medicine, fai passeggiate e continua a danzare. Ho in mente di portarti a prendere un Margarita quando torno a casa. Sii forte perché avrò bisogno di tutto il tuo aiuto per recuperare la mia vita.
Jim