L’annuncio su TikTok recitava più o meno così: “Rocco Siffredi sta cercando nuove porno attrici da lanciare nei suoi film: sono aperti i casting. Se interessati contattateci qui”. Che fosse un messaggio serio tutti erano pronti a scommetterci. Il motivo? Non arrivava da un profilo sconosciuto, piuttosto da quello ufficiale del porno attore più famoso d’Italia. Un profilo da 58mila follower, numeri in grado di scacciare via ogni dubbio.
Eppure la verità era un’altra. A scoperchiare il vaso sono state Le Iene che hanno raccolto la testimonianza di una ragazza non convinta del tutto di quello che aveva letto. E a bene ragione. Perché dietro quel profilo non c’era Rocco Siffredi, ma qualcun’latro. Intervistato dalla iena Filippo Roma, Rocco ha dichiarato: “Qualcuno usa il mio nome come profilo ufficiale su TikTok, ma non è il mio”.

Rocco Siffredi, falsi provini hard a suo nome: 30enne nei guai
E continua: “La cosa peggiore è che questo personaggio si proclama casting man, facendo credere di fare dei provini per conto di Rocco Siffredi. Ma io non ho mai avuto qualcuno che fa i casting per me”. Dietro al profilo si nascondeva un 30enne veneto che utilizzava uno stratagemma che lo stesso Rocco spiega: “Il meccanismo alla base è semplice. Chiedono alle ragazze di inviare una mail a un indirizzo preciso, poi vengono informate che ci sarà un provino con un attore porno amatoriale per la selezione e se tutto va bene allora incontreranno me”.

“Il problema è che io non ne so niente di tutto ciò, ma se succede qualcosa la gente penserà che ci sono io dietro”. Il 30enne veneto adescava così le ragazze, spingendole ad avere rapporti sessuali con lui. La storia è continuata fino a quando Le Iene non hanno organizzato un incontro sotto copertura al quale, insieme alle ragazze, si presentato anche Rocco.

Il ragazzo, che aveva anche diffuso i filmati a luci rosse delle vittime, ha prima negato: “Io non c’entro niente, mi hanno rubato l’account e fanno finta che sia io, capito?”. Poi ha respinto al mittente l’accusa di aver messo in rete video porno: “Sono entrati sul mio pc e mi hanno rubato il materiale”. Quindi, davanti alla minaccia di Rocco di denunciarlo, ha infine confessato. Denuncia che da parte del porno attore non è arrivata, diversamente da quanto potrebbe succedere con le sue vittime. Riprendere una persona durante rapporti intimi senza il suo consenso e diffondere i filmati in rete, infatti, sono attività puniti dalle legge.