Nuovo episodio destinato a scatenare il caos si è verificato al Grande Fratello. Infatti, le concorrenti Perla, Letizia e Greta hanno iniziato a parlare in maniera criptica ma il pubblico è riuscito a capire tutto e tradurre le parole proferite dalle gieffine. Si è subito intuito che stessero criticando qualcuno e ovviamente i telespettatori hanno polemizzato non poco per questo.
Al Grande Fratello Perla, Letizia e Greta stavano parlando tra di loro quando hanno cominciato ad utilizzare un linguaggio in codice. La Vatiero è stata la prima ad essere stata messa nel mirino del web, poi anche le altre due sono state contestate e ora potrebbe essere scoppiata la bufera. Andiamo a vedere insieme cosa è successo nelle ultime ore.
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Grande Fratello, bufera su Perla, Letizia e Greta: cosa hanno fatto
Mentre si trovavano nel giardino del Grande Fratello, le tre gieffine Perla, Letizia e Greta hanno iniziato a nominare delle città italiane: “In pratica Bologna ha detto a Verona che non può stare con Torino, Milano, Parma, Napoli, Livorno“. E questo uso di queste parole potrebbe aver nascosto un attacco implicito ad una concorrente, anche se manca la certezza.
In particolare, avrebbero parlato alle spalle di Vittorio e Beatrice, infatti sarebbero loro i destinatari di questi messaggi ambigui. Un utente ha infatti tradotto in questo modo: “Verona è Vittorio, Savona è Sergio e Bologna è Beatrice. Livello poppanti delle elementari”. Ma ci sono stati anche altri attacchi pesanti nei riguardi delle tre gieffine coinvolte.
verona: vittorio
— ludo (taylor’s version) (@queenbsupremacy) January 25, 2024
savona: sergio
bologna: beatrice
livello poppanti delle elementari#grandefratello #luzzers pic.twitter.com/qLPpCZ8Hfv
Nn trovo più neanche insulti degni di queste tre livello asilo nido patetiche ..
— Cristina Facchini (@CristinaFacch10) January 25, 2024
Tre deficienti
— Moni_79 (@Moni_que79) January 25, 2024
Infatti, alcuni internauti le hanno paragonate a delle bambine: “Tre deficienti“, “Neanche alle elementari sono così infantili”, “Non trovo più neanche gli insulti degni di queste tre, livello asilo nido. Patetiche”.