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“No!”. Nicola Porro, pugni sul tavolo e urla: così non si era mai visto. Cosa è successo al conduttore appena guarito dal coronavirus

Ha aspettato il termine dell’intervento di Giuseppe Conte sotto forma di discorso a reti unificate, in cui il premier ha presentato il nuovo Dcpm in vigore dal 4 maggio sulla cosiddetta “Fase 2”, poi ha lanciato un’invettiva al vetriolo contro tutto e tutti. Parliamo del giornalista e conduttore di “Quarta Repubblica” Nicola Porro che si è lasciato andare ad un lungo sfogo, commentando con rabbia le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Noi consentiamo, noi permettiamo, noi vietiamo… – esordisce in un video pubblicato sul suo canale YouTube -. Ci sarà un momento in cui noi non consentiremo più tutto ciò? Noi vietiamo di andare a un funerale in più di 15 quando ieri abbiamo permesso di scendere in piazza per la festa della Liberazione? – dice Porro – Non me ne fotte nulla della Liberazione, lascia perdere la polemica: è il principio!”. (Continua a leggere dopo la foto)



“Siamo l’unico Paese al mondo, neanche nella Cina comunista il regime degli spostamenti è limitato in questo modo – prosegue il giornalista alzando la voce -. Io sono moderato, ma bisogna urlare. Caro presidente del Consiglio, che dice ‘Noi consentiamo, noi permettiamo’: siamo noi che permettiamo che tu sia ancora presidente del consiglio. Tu rappresenti la Costituzione e la stai violando in ogni istante!”. (Continua a leggere dopo la foto)


Poi sbatte i pugni sul tavolo e conclude: “Non possiamo dare la nostra libertà a un comitato scientifico di cui non abbiamo la più pallida idea. Care forze dell’opposizione, smettetela di cag*** sotto, fate una caz*** di riunione in Parlamento e dite chi è che ha deciso questa cosa qua”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Secondo il nuovo dpcm si possono effettuare gli incontri con i familiari più stretti, alla ripresa delle attività sportive anche lontano da casa purché a distanza dagli altri e alle cerimonie funebri, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti. Saranno ancora vietati gli spostamenti da regione a regione, anche se sarà “consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Sono questi alcuni dei punti del nuovo Dpcm con le nuove misure per la graduale uscita dal lockdown annunciato ieri dal premier Giuseppe Conte.

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