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“Lei non c’è più…”. Marco Carta in lacrime: viene fuori tutto il suo dolore. E anche tanta rabbia per quello che è successo

Un momento complicato di quelli che lasciano il segno. Così è stato per Marco Carta al centro nell’ultimo anno e mezzo di un processo che lo vedeva indagato per furto. Per chi non lo ricordasse, il cantante era stato accusato di aver rubato un set di maglie all’interno di uno stabile della Rinascente a Milano. Un evento che aveva scatenato un interesse mediatico fortissimo sul cantante, al centro di violente polemiche.

Marco Carta, da parte sua, si era detto sempre estraneo ai fatti e dopo un anno e mezzo è stato assolto con formula piena dalle accuse. Un anno e mezzo duro che Marco Carta ha voluto raccontare nella puntata di ieri di Domenica Live, davanti al microfono di Barbara D’Urso che, sempre ieri, ha intervistato Gabriel Garko. L’attore, ha precisato che quella di ieri è stata la sua ultima comparsata in tv per raccontare aspetti della sua vita privata. Continua dopo la foto


Su Garko si era espresso anche Marco Carta dicendo di essere felice per lui e che immagina cosa ha passato. Si è chiesto come ha fatto a resistere così tanto prima di poter essere libero, perché deve essere stato molto difficile. Tornando al momento clou dell’intervista. Marco Carta non ha retto all’emozione ed è scoppiato a piangere consolato poi dalla padrona di casa. Continua dopo la foto


“Sono felice, ma un po’ di rabbia c’è”, ha confessato. Ha spiegato che non potrà tornare indietro e recuperare il tempo perso per questa storia. Inoltre prova tanta rabbia anche per sua nonna, che è venuta a mancare ad aprile. Lei lo ha sempre supportato e ha creduto in lui, ma non riusciva a capire come mai c’era questo accanimento nei suoi confronti. Continua dopo la foto


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Marco Carta infatti ha detto che quando dopo tre sentenze da assolto il pm ha fatto appello, sua nonna si chiedeva perché. “Lei oggi non c’è e sarebbe felicissima. E io sono arrabbiato. Questo è stato un processo mediatico, ognuno ha detto quello che voleva e indirizzato come voleva”, ha aggiunto. Oggi Marco ha intenzione di alzare la voce e urlare la sua rabbia, a differenza di prima che ha affrontato tutto con un po’ di agitazione.

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