Luciana Littizzetto, la lettera alla mamma di Blanco. Presentazione del nuovo singolo del cantante sul palcoscenico dell’Ariston, poi l’imprevisto. La 73esima edizione del festival di Sanremo 2023 è diventata spesso scenario di colpi di scena, primo tra tutti la reazione di Blanco in preda a una crisi di rabbia per essere andato incontro a un problema tecnico degli auricolari nel bel mezzo della sua performance.
Luciana Littizzetto scrive una lettera alla mamma di Blanco. Rose ovunque sul palcoscenico di Sanremo 2023 e Gianni Morandi con tanto di scopa in mano ad aiutare lo staff del Festival per ripulire tutto nel più breve tempo possibile e permettere alla kermesse musicale di proseguire al meglio. La reazione di Blanco davanti al problema tecnico degli auricolari ha fatto e sta continuando a fare discutere tra battute ironiche e osservazioni meno indulgenti.
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Luciana Littizzetto scrive una lettera alla mamma di Blanco dopo quel fatto a Sanremo 2023
A tornare sull’argomento, Luciana Littizzetto nel corso della puntata di Che Tempo Che Fa. E a chi rivolgersi se non alla mamma del cantante? Con la sua indiscutibile ironia, Luciana Littizzetto ha ben pensato di scrivere una lettera per poi leggerla davanti alle telecamere: “Cara signora Blanco, lasci che le dia del tu e la chiami Blanca”, esordisce la conduttrice. “Genitrice dell’idolo delle teenager italiane e creatrice del premiato ormonificio nazionale che, martedì sera, eri seduta all’Ariston e quando è entrato tuo figlio hai pensato: “Dai figlio mio, dai che fra due minuti è tutto finito, mi raccomando spacca tutto tesoro”.
Luciana Littizzetto ha proseguito generando tante risate nel pubblico: “Infatti, all’improvviso, invaso dal demone della deforestazione, tuo figlio di colpo si è messo a pestare i garofani e prendere a calci i tulipani. Come ti sarai sentita? Io lo so come ti sarai sentita. Il cuore che non batte, il fiato che non esce”. Parole che fanno sorridere quelle della conduttrice, ma non è mancato di certo il messaggio di fondo: “Siamo in tante mamme e anche papà a saperlo: ti sei sentita mortificata, colpevole al posto suo. Ti sarai chiesta “l’avrò educato male? Ho messo troppo pochi fiori in casa?”.
E ancora: “lo so cosa avrai pensato “ma Tananai guarda anche lui è fulminato ma guarda come si controlla bene”. Perchè sempre il mio deve fare il pirla? Distruggendo il lavoro di tante persone per bene? Con tutti che ti dicono “dai ha 20 anni, dovrebbe essere maturo”. Se vabbè, in Italia l’adolescenza dei ragazzi dura fino ai 50 anni. Ma quando crescerà?”.
