Jamila Hassoune è una libraia di Marrakech, in Marocco, paese dove l’analfabetismo è un dato endemico e non esistono politiche pubbliche a sostegno della lettura. Un bel giorno Jamila ha l’idea di mettersi su strada, caricare scatoloni di libri su una vecchia Renault e andare nelle scuole rurali: nasce il primo esperimento di una libreria itinerante e al servizio della gente accolto con entusiasmo sia dagli insegnanti che dai ragazzi che sono curiosi e ricettivi, e guardano ai libri con rispetto ed estraneità, scarsa familiarità e interesse. I libri diventano il punto di partenza per un discorso civico e sociale. Potrebbe essere la trama di un racconto fantastico… uno dei tanti che vengono da questo antichissimo paese, invece è una storia vera, quella di Jamila Hassoune, libraia di Marrakech e libraia nomade. Un’avventura iniziata negli anni Novanta che continua ancora e che viene qui narrata in forma di breve autobiografia e in una lunga conversazione con Santina Mobiglia. La voce di Jamila si alterna con le immagini che documentano gli incontri delle Carovane del libro e ripercorre, insieme alla sua storia, temi e momenti cruciali del Marocco contemporaneo.
Jamila Hassoune
La libraia di Marrakech
Editore Mesogea, 2012, 144 p.
€ 16,00
