Claude Monet (1840-1926) avrebbe dipinto «Impression. Soleil levant», capolavoro che poi avrebbe dato il nome alla corrente dell’Impressionismo, esattamente il 13 novembre del 1872, a Le Havre, alle 7.35. Ne è certo l’astrofisico americano Donald Olson, dell’Università del Texas, già conosciuto per la sua passione per i rebus dell’arte, della storia e della letteratura risolti attraverso quella che lui definisce “astronomia forense”, con l’uso di un software che combina dati astronomici con altre notizie utili come, in questo caso, la posizione dalla quale il pittore dipinse, il sole e la marea di Le Havre, dove l’opera è nata. Il metodo del professore, che a ottobre 2013 ha pubblicato un libro sulle sue teorie “Celestial Sleuth” (“Il segugio celeste”), è basato sul rigore scientifico delle ricerche affiancato da un originale mix di gioco, divulgazione e approccio di tipo investigativo, che gli conferisce il fascino di Indiana Jones. La sua teoria che determinerebbe la data uno dei movimenti d’arte più affascinanti della storia, verrà illustrata dal 18 settembre a Parigi, in una mostra al Musée Marmottan Monet, dove si trova l’originale.