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“Pessime notizie”. Ilary Blasi, non è più un segreto: la voce nei corridoi Mediaset

Star in the star perde la sfida degli ascolti con la fiction di Rai1 Fino all’ultimo Battito. Infatti il programma condotto da Ilary Blasi non è andato oltre l’11.5% di share registrando 1.816.000 telespettatori. La serie con Marco Bocci e Violante Placido è partita con 3.884.000 telespettatori, pari al 20.4% di share. Un altro flop in termini di auditel per Star in the star: la scorsa settimana aveva collezionato 1.947.000 telespettatori (11,02% di share).

Nella puntata di giovedì 23 settembre, sono state svelate due maschere al termine delle due manche nelle quale si sono esibite le star nelle vesti di cantanti famosi: Patty Pravo intrepretata da Gloria Guidi e Paul McCartney interpretato da Ron Moss. Sono nove i concorrenti ancora in gara: Mina, Claudio Baglioni, Loredana Bertè, Pino Daniele, Lady Gaga, Michael Jackson, Madonna, Patty Pravo e Zucchero.

ilary blasi flop star in the star


Dopo la prima puntata lo show era finito nel mirino per due ragioni: lo share, basso, e soprattutto la sfuriata di Pier Silvio Berlusconi, mai smentita. Secondo quanto trapelato, il boss Mediaset aveva minacciato querela contro Banijay, la società di produzione del programma, poiché aveva confezionato un prodotto molto simile, troppo simile, al Cantante Mascherato e a Tale e quale show, due programmi della Rai.

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L’indiscrezione su Pier Silvio era arrivata da Dagospia, dove si leggeva: “Una lettera durissima è arrivata sabato sui tavoli dei due dirigenti (i fratelli Bassetti di Banijay, ndr): mittente Pier Silvio Berlusconi che, vista la puntata d’esordio, ne è uscito furibondo. Se la prossima puntata non cambierà radicalmente l’azienda di Cologno Monzese procederà con querela e richiesta danni”. Insomma, Pier Silvio sarebbe stato furibondo per l’idea del format, che sarebbe stata “totalmente disattesa rispetto al contratto di appalto. Tanto che la parola chiave della diffida è truffa, avete letto bene: il pubblico è stato truffato, secondo Pier Silvio Berlusconi”, concludeva Dagospia.

marco bocci fiction
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Nella seconda puntata sono andati in onda profondi cambiamenti del format. In primis delle maschere più credibili. Poi uno svolgimento che si affrancava in modo decisamente più tangibile dai due programmi Rai precedentemente citati. Tuttavia secondo Alberto Dandolo il proseguimento del programma potrebbe essere a rischio: “L’esordio in prima serata su Canale 5 non ha riscosso il successo sperato, deludendo importanti e numerosi investitori pubblicitari. Star in the star rischia la chiusura anticipata? Pare non piaccia per niente neppure a Pier Silvio Berlusconi…”, scrive il giornalista su Oggi.

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