Nella storia del tatuaggio in Occidente c’è un momento di snodo: quello in cui questa pratica antichissima è stata ostracizzata e in alcuni frangenti addirittura demonizzata dalla cultura giudaico-cristiana, che l’ha così relegata in clandestinità e, di conseguenza, arricchita di nuovi significati simbolici e valori di opposizione e negazione dell’ordine sociale. Se aggiungiamo a questo quadro il potentissimo tabù del corpo femminile, possiamo facilmente comprendere come quella del rapporto fra donne e tatuaggio sia stata e per certi versi sia ancora una storia segreta di sovversione. Il libro di Margot Mifflin la rivela e la racconta dall’inizio ai giorni nostri, con l’ausilio di oltre 200 straordinarie fotografie, facendoci incontrare donne tatuate e donne tatuatrici di tutte le epoche e condizioni: circensi e galeotte, mistiche e rockstar, artiste borderline e insospettabili professioniste, tutte accomunate dalla volontà di usare la propria pelle come una tela su cui esprimere indelebilmente la propria individualità.
Corpi sovversivi. Donne e tatuaggio, una storia segreta
Margot Mifflin
Prezzo € 29,50
Editore Ultra