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“Un ca…”. L’aria che tira, fuorionda clamoroso: anche Myrta Merlino senza parole

La7 presenta il nuovo palinsesto: chi prende il posto di Myrta Merlino

Myrta Merlino conduce una nuova puntata de L’aria che tira, il talk di approfondimento politico su La7. Si parla del caro-benzina e dei provvedimenti del governo Meloni in merito. La premier difende il suo operato spiegando che “invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale”. “Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla Sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle Pmi”, aggiunge.

Prima di interpellare Feltri, Myrta Merlino spiega la situazione: “La premier aveva detto: ‘A questo governo – esordisce la Merlino nella sua copertina – non mancheranno coraggio né determinazione’. E sugli immigrati fatti sbarcare ad Ancona, piaccia o non piaccia, ha mantenuto le promesse. La linea confermata dal ministro Piantedosi qui da me ieri è chiara e cristallina. Ma quando si passa dal mare alla terraferma le cose cambiano e sulla benzina il governo non riesce proprio a trovare una soluzione”. Quindi è il momento di ascoltare Vittorio Feltri in collegamento dalla redazione di Libero.

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myrta merlino aria che tira senza parole


L’aria che tira, Myrta Merlino senza parole per il fuorionda di Feltri

Ma le cose non vanno per il verso giusto. “Mi senti bene? Con quel papillon come fai a non sentire bene?”, gli chiede Myrta Merlino scherzando. Il fondatore di Libero le risponde con un sorriso: “Infatti, ti pare?”. Poi però, sicuramente pensando di non essere in onda, si lascia scappare una lamentela: “Non si vede un c***o qui”. Il microfono è aperto, le parole si ascoltano chiaramente.

vittorio feltri l'aria che tira fuorionda

Poi Vittorio Feltri prende la parola e spiega la sua posizione: “Vorrei ricordare a tutti e a me stesso in primis che il prezzo dei carburanti è più o meno uguale in tutta Europa quindi è inutile piagnucolare, evidentemente ci sono dei problemi di mercato contro i quali è difficile trovare una soluzione. Dopodiché dà fastidio a tutti pagare la benzina più di prima, ma dobbiamo rassegnarci perché togliere le accise significa aumentare il debito pubblico e non mi sembra il caso di incrementarlo”.

Giorgia Meloni, infine, su Facebook ha ribadito di essere “speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale, non temporaneo delle accise, ma questo necessita di una situazione diversa, di rimettere in moto la crescita economica di questa Nazione, perché per fare alcune cose servono le risorse, per trovare le risorse serve che si torni a produrre maggiore ricchezza e lavoro, ed è quello su cui noi stiamo lavorando”.


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