Amici 23, durante la semifinale andata in onda domenica 12 maggio Holden ha fatto una rivelazione. Ha deciso di confessare prima che si scatenassero i soliti rumor. La puntata di ieri ha segnato una svolta nel programma, per la prima volta dopo 22 edizioni la finale sarà a 6. Non ci sono stati infatti eliminati. L’ultima a ricevere la sorpresa è stata Sarah. La scelta di portare anche lei all’ultimo atto è stato apprezzato dal pubblico. “Sei il classico esempio di come ad Amici si possa migliorare”, scrive un fan del pubblico.
“Durante il questo percorso sei cresciuta puntata dopo puntata. Sa tenere il palco, ha presenza scenica, ha una voce pazzesca. Insomma, ha tutte le carte in regola per poter vincere. Il glow up migliore di questa edizione non si è mai arresa, neanche davanti agli ostacoli. È sempre andata avanti a testa alta senza mai fermarsi! Ha lavorato, lavorato, lavorato e lavorato e questo ha portato GRANDISSIMI risultati. Le sue esibizioni mi incantano ogni giorno di più”.
Amici 23, nel nuovo EP di Holden anche un duetto con Gaia
“Per avere 18 anni appena compiuti e non aver mai fatto una lezione di canto prima di Amici, tanto di cappello a questa ragazza. Pazzesca. Si merita tutto questo, merita tutto l’amore che sta ricevendo, merita di stare in finale”. Intanto Holden ha deciso di lasciarsi andare ad una confessione. Durante la presentazione del nuovo Ep del cantante è successo l’imprevisto.
Nella copertina si vede Gaia, vincitrice delle passate edizioni del talent show. Insieme a lei ha deciso di condividere la canzone, “Non siamo più noi due”. È la seconda traccia del suo EP. I fan sono rimasti molto sorpresi e felici della scelta fatta da Holden per dare così un nuovo inizio alla sua carriera artistica. Una confessione che chiude in anticipo un possibile giallo sulla presenza di Gaia in copertina.
Holden che ieri, insieme a Petit, ha rivelato un particolare finora inedito. “Abbiamo studiato nello stesso liceo, non ci conoscevamo”. “È una storia un po’ strana”, ha detto Petit come riporta Novella 2000. “Lui andava a scuola, nella mia stessa scuola. Facevamo lo stesso liceo. Viviamo nella stessa zona e ci ritroviamo qui…”.