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“Ecco perché l’ho fatto”. Uccide la figlia e il genero con un colpo alla testa, poi si costituisce

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Uccide la figlia e il marito: “Era geloso di loro”

Una storia terribile quella che ci arriva dall’altra parte del mondo. Protagonista della vicenda Osman Shaptafaj: l’uomo si è dichiarato colpevole per il duplice omicidio di Lindita e Veton Musai. È successo tutto nel 2022 e si tratta di fatto di un duplice omicidio passionale. Proprio così, sembra che Osman si uscito di testa dopo essere stato estromesso dalla loro relazione, quella tra la figlia e il marito. Assurdo solo a pensarci ma è così: i due ragazzi di 25 e 29 anni, sono morti con un colpo di pistola alla testa.

L’uomo, dopo essere stato condannato a due ergastoli, ha poi chiesto di avere uno sconto di pena ed è per questo che in queste ore si parla tanto di questa vicenda accaduta un anno fa. Da quello che risulta agli atti del processo, Osman ha aspettato la coppia al loro rientro a casa dopo una serata fuori e poco dopo ha sparato alla testa a entrambi. Più tardi l’uomo ha anche tentato di uccidersi puntando la pistola alla sua testa, ma qualcosa l’ha fermato.

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Uccide la figlia e il marito: “Era geloso di loro”


Uccide la figlia e il marito: “Era geloso di loro”

Ora però, come dicevamo, Osman Shaptafaj ha chiesto alla corte di rivedere la sua condanna. A giustificare questa richiesta è stato proprio l’uomo che ha confessato al giudice di aver particolarmente sofferto la detenzione sotto Covid. La richiesta di Osman è stata respinta per via soprattutto della premeditazione del gesto.

Uccide la figlia e il marito: “Era geloso di loro”

A raccontarlo sono gli stessi giudici che nella motivazione finale hanno spiegato: “Dalle circostanze del caso, è evidente come l’uomo nutrisse una rabbia e un risentimento profondi nei confronti della coppia. L’uomo non ha mai accettato il loro matrimonio e, una volta scoperta la loro volontà di sposarsi, si è infuriato”.

Uccide la figlia e il marito: “Era geloso di loro”

Poi ancora: “E il padre di Lindita ha atteso il loro ritorno da una mini vacanza per celebrare il loro primo anno di matrimonio, per ucciderli a sangue freddo. Non possono esistere attenuanti e sconti di pena per quanto commesso”. A questo punto la Corte d’Appello di Victoria, in Australia, ha quindi confermato la condanna verso Osman Shaptafaj. L’uomo dovrà rimanere in carcere per sempre, non c’è altro da fare.

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