Michael Schumacher a bordo di una Mercedes: la scoperta a 10 anni dal tragico incidente sugli sci. Sembra quasi un clamoroso colpo di scena quello che vi stiamo per raccontare, ma purtroppo non è così. Andiamo con ordine. Proprio il 29 dicembre, ma del 2013, il pilota era sulle piste innevate delle Alpi francesi a Meribel. Qui Michael ebbe una caduta durante una vacanza sulla neve con la sua famiglia. La telecamera sportiva montata sul suo casco perforò il cranio del pilota tedesco, che fu immediatamente trasportato d’urgenza in ospedale, dove rimase in coma per sei mesi.
Da quel momento, le sue condizioni non sono mai state divulgate al pubblico, e la famiglia ha mantenuto una totale riservatezza riguardo al suo stato di salute. Attualmente, Michael Schumacher riceve assistenza nella sua residenza a Gland, sul lago di Ginevra, in Svizzera, da una squadra di specialisti, composta da circa 15 persone che si alternano per seguirlo 24 ore su 24.
Michael Schumacher a bordo di una Mercedes
Il 3 gennaio, Michael Schumacher compirà 54 anni, e il suo nome è universalmente noto e rispettato, sia dagli appassionati di Formula 1 che dal pubblico in generale, grazie alla straordinaria carriera di un campione unico nel suo genere. In Formula 1, Schumacher ha raggiunto risultati straordinari, vincendo ben sette titoli mondiali, un record condiviso solo da Lewis Hamilton. Ha disputato 308 Gran Premi, di cui ne ha vinti 91, numeri che hanno entusiasmato i fan durante la sua lunga carriera, iniziata alla fine degli anni ottanta e conclusasi solo nel 2012.
Michael Schumacher ha gareggiato per team come Jordan, Benetton e Mercedes, ma è a bordo della Ferrari che ha incantato i sostenitori della Formula 1, diventando un autentico emblema della casa automobilistica di Maranello. Ora però quello che sembra un clamoroso colpo di scena: Schumacher si ritrova al volante di una Mercedes Amg. Tuttavia la situazione non rispecchia il lieto fine sperato dagli appassionati di Formula 1.
L’ex pilota è stato posizionato sulla vettura con l’obiettivo di stimolare il suo cervello attraverso suoni familiari. Questa informazione proviene da Bild, un autorevole quotidiano tedesco, che ha rivelato una delle metodologie riabilitative adottate per il sette volte campione del mondo delle monoposto.
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